La presenza della ‘Ndrangheta in Lombardia si caratterizza non solo come esperienza criminale, ma anche come modello psico-relazionale che depaupera i sistemi di convivenza. Gli obiettivi dello studio, riguardano una prima esplorazione dell’organizzazione mafiosa sul territorio lombardo e un’analisi specifica delle rappresentazioni psico-sociali del fenomeno in un campione di rappresentanti delle forze dell’ordine che hanno (avuto) un contatto diretto con la ‘Ndrangheta. Il lavoro sta riguardando lo studio di un eterogeneo materiale: intercettazioni, ordinanze giudiziarie, interviste. I dati sono sottoposti ad analisi qualitativa seguendo il modello della Grounded Theory e utilizzando il software Atlas-ti. I primi risultati indicano una struttura verticistica-piramidale rigida, tipica di organizzazioni psichicamente fondamentaliste, dove l’Altro è rappresentabile esclusivamente come cosificato. In particolare, emergere un rapporto di riconoscimento e reciproco rispetto tra “guardie e ladri”, una rappresentazione dei rappresentanti delle forze dell’ordine intervistati che sembra essere un tentativo di difendersi da vissuti di paura ed angoscia di morte (reale e fantasticata) per se stessi e le loro famiglie. Le conoscenze acquisite saranno utilizzate per la progettazione di interventi (di sensibilizzazione e formazione) volti ad aumentare la conoscenza e capacità di fronteggiamento del fenomeno in professionisti che, direttamente o meno, hanno a che fare con la ‘Ndrangheta e la sua fenomenologia.
Gozzoli, C., D'Angelo, C., Giorgi, A., La 'Ndrangheta in Lombardia: un'esplorazione da un vertice psico-sociale, Abstract de <<Congresso Nazionale delle Sezioni AIP - Associazione Italiana di Psicologia>>, (Chieti, 20-23 September 2012 ), Espress Edizioni, Torino 2012: 291-291 [http://hdl.handle.net/10807/43406]
La 'Ndrangheta in Lombardia: un'esplorazione da un vertice psico-sociale
Gozzoli, Caterina;D'Angelo, Chiara;Giorgi, Antonino
2012
Abstract
La presenza della ‘Ndrangheta in Lombardia si caratterizza non solo come esperienza criminale, ma anche come modello psico-relazionale che depaupera i sistemi di convivenza. Gli obiettivi dello studio, riguardano una prima esplorazione dell’organizzazione mafiosa sul territorio lombardo e un’analisi specifica delle rappresentazioni psico-sociali del fenomeno in un campione di rappresentanti delle forze dell’ordine che hanno (avuto) un contatto diretto con la ‘Ndrangheta. Il lavoro sta riguardando lo studio di un eterogeneo materiale: intercettazioni, ordinanze giudiziarie, interviste. I dati sono sottoposti ad analisi qualitativa seguendo il modello della Grounded Theory e utilizzando il software Atlas-ti. I primi risultati indicano una struttura verticistica-piramidale rigida, tipica di organizzazioni psichicamente fondamentaliste, dove l’Altro è rappresentabile esclusivamente come cosificato. In particolare, emergere un rapporto di riconoscimento e reciproco rispetto tra “guardie e ladri”, una rappresentazione dei rappresentanti delle forze dell’ordine intervistati che sembra essere un tentativo di difendersi da vissuti di paura ed angoscia di morte (reale e fantasticata) per se stessi e le loro famiglie. Le conoscenze acquisite saranno utilizzate per la progettazione di interventi (di sensibilizzazione e formazione) volti ad aumentare la conoscenza e capacità di fronteggiamento del fenomeno in professionisti che, direttamente o meno, hanno a che fare con la ‘Ndrangheta e la sua fenomenologia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.