Il contributo presenta una riflessione sulle modalità di attuazione e gli snodi critici del progetto Unità di Crisi, nato in provincia di Brescia per rispondere al bisogno del territorio di attenzione e ricomposizione del tessuto sociale profondamente in crisi a causa della crescente disoccupazione. Il modello d’intervento presentato mira a superare le concezioni del fenomeno della disoccupazione o come fenomeno del tutto individuale e soggettivo, o come fenomeno di scenario macro-sociale (quindi troppo grande per poter essere gestito); intende cioè rileggere tale fenomeno entro uno specifico territorio e tessuto comunitario, al fine di favorire la creazione di una nuova cultura di imprenditorialità locale. Ad un primo livello il progetto vuole sviluppare nei 30 soggetti coinvolti una maggiore conoscenza di sè stessi e delle proprie attitudini mediante un ciclo di 3/5 colloqui. Ad un livello successivo si prevede l’attivazione di 2 gruppi più possibile omogenei, cui offrire un percorso formativo costruito ad hoc. Infine, ad un terzo livello, il progetto intende favorire l’attivazione di legami sociali tra disoccupati (sollecitando la loro capacità imprenditoriale) e imprese e istituzioni del territorio. Le pratiche sono accompagnate da un percorso di monitoraggio ad opera di un’equipe esterna, rivolto al gruppo ideatore del progetto. La continua esplicitazione e ridefinizione degli obiettivi complessivi del progetto sta consentendo la creazione di un modello e un linguaggio condivisi. Come a dire che per favorire processi di tessitura e rilegatura con altri è fondamentale una costante attenzione alla rilegatura interna.
Gozzoli, C., Barletta, C., Caprini, L., Unità di crisi: ripartire dal territorio per rilanciare legami sociali e imprenditorialità, Abstract de <<9° convegno Nazionale SIPCO - Rilanciare i legami sociali, attivare partecipazione, promuovere cambiamento>>, (Milano, 27-29 September 2012 ), EDUCatt, Milano 2012: 23-23 [http://hdl.handle.net/10807/43372]
Unità di crisi: ripartire dal territorio per rilanciare legami sociali e imprenditorialità
Gozzoli, Caterina;
2012
Abstract
Il contributo presenta una riflessione sulle modalità di attuazione e gli snodi critici del progetto Unità di Crisi, nato in provincia di Brescia per rispondere al bisogno del territorio di attenzione e ricomposizione del tessuto sociale profondamente in crisi a causa della crescente disoccupazione. Il modello d’intervento presentato mira a superare le concezioni del fenomeno della disoccupazione o come fenomeno del tutto individuale e soggettivo, o come fenomeno di scenario macro-sociale (quindi troppo grande per poter essere gestito); intende cioè rileggere tale fenomeno entro uno specifico territorio e tessuto comunitario, al fine di favorire la creazione di una nuova cultura di imprenditorialità locale. Ad un primo livello il progetto vuole sviluppare nei 30 soggetti coinvolti una maggiore conoscenza di sè stessi e delle proprie attitudini mediante un ciclo di 3/5 colloqui. Ad un livello successivo si prevede l’attivazione di 2 gruppi più possibile omogenei, cui offrire un percorso formativo costruito ad hoc. Infine, ad un terzo livello, il progetto intende favorire l’attivazione di legami sociali tra disoccupati (sollecitando la loro capacità imprenditoriale) e imprese e istituzioni del territorio. Le pratiche sono accompagnate da un percorso di monitoraggio ad opera di un’equipe esterna, rivolto al gruppo ideatore del progetto. La continua esplicitazione e ridefinizione degli obiettivi complessivi del progetto sta consentendo la creazione di un modello e un linguaggio condivisi. Come a dire che per favorire processi di tessitura e rilegatura con altri è fondamentale una costante attenzione alla rilegatura interna.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.