The documents of the Special Operations Executive (soe) give us a picture of british recruitment policy and are also a crucial source to analyse british perceptions of Italians, immigrants and prisoners alike, during wwii. Italians’ limited response to british proposals to act as special agents in soe subversive activities is certainly due to a number of reasons: the modest appeal of the democratic ideal among Italians; the (presumed) high degree of consent for Mussolini’s regime or the Monarchy; a strong sense of national identity. but it is more complex and multifaceted than this. The reasons why enemy aliens and prisoners of War did not cooperate to overthrow the regime often were due to personal and psychological motivations which had nothing to do with «politics» as we usually understand it.

La documentazione dello Special Operations Executive (soe) ci permette da un lato di avere un quadro di una politica di reclutamento britannica, presa tra carenze «oggettive» dello soe e tentativi per aumentare il numero di collaboratori; dall’altro è fonte preziosa di materiale per conoscere la percezione britannica degli italiani, emigrati o prigionieri che fossero, durante il difficile periodo della Seconda guerra mondiale. La scarsa risposta alle sollecitazioni britanniche di essere impiegati come agenti speciali nelle attività sovversive antifasciste dello soe non è solo da imputare al modesto appeal dell’ideale democratico tra gli italiani e un presunto alto grado di consenso verso il regime mussoliniano oppure verso la Monarchia, o ancora a un forte senso di identità nazionale, ma appare più sfaccettata, e sfaccettabile. Le ragioni per cui gli enemy aliens e i pow non collaboravano al rovesciamento del regime rispondevano a motivazioni spesso psicologiche e personali che niente avevano a che fare con la «politica» nel suo senso più lato.

Berrettini, M., «To set Italy Ablaze!». Special Operations Executive e i reclutamenti di agenti tra Enemy Aliens e Prisoners of War italiani (Regno Unito, Stati Uniti e Canada), <<ALTREITALIE>>, 2010; 40 (Gennaio): 5-25 [http://hdl.handle.net/10807/4287]

«To set Italy Ablaze!». Special Operations Executive e i reclutamenti di agenti tra Enemy Aliens e Prisoners of War italiani (Regno Unito, Stati Uniti e Canada)

Berrettini, Mireno
2010

Abstract

The documents of the Special Operations Executive (soe) give us a picture of british recruitment policy and are also a crucial source to analyse british perceptions of Italians, immigrants and prisoners alike, during wwii. Italians’ limited response to british proposals to act as special agents in soe subversive activities is certainly due to a number of reasons: the modest appeal of the democratic ideal among Italians; the (presumed) high degree of consent for Mussolini’s regime or the Monarchy; a strong sense of national identity. but it is more complex and multifaceted than this. The reasons why enemy aliens and prisoners of War did not cooperate to overthrow the regime often were due to personal and psychological motivations which had nothing to do with «politics» as we usually understand it.
2010
Italiano
Berrettini, M., «To set Italy Ablaze!». Special Operations Executive e i reclutamenti di agenti tra Enemy Aliens e Prisoners of War italiani (Regno Unito, Stati Uniti e Canada), <<ALTREITALIE>>, 2010; 40 (Gennaio): 5-25 [http://hdl.handle.net/10807/4287]
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