L’analisi dei dati dell'ultimo decennio dell’Indagine sull’Istruzione Universitaria, redatti annualmente dall’Ufficio di Statistica del Ministero dell’Università e della Ricerca, evidenzia una netta sproporzione tra la presenza femminile e maschile tra gli studenti di Scienze della Formazione. Età, voto di laurea o di maturità, frequenza regolare o fuori corso, mobilità degli studenti, livello specialistico del corso, sono tutte varianti che, di fondo, non cambiano questo squilibrio. Tutti gli indicatori sembrano quindi confermare che Scienze della Formazione è una “facoltà per donne”. Tuttavia, l’analisi dei dati permette di cogliere alcune tendenze dell’ultimo decennio e permette di delineare alcune caratteristiche degli “uomini in educazione”, rispetto alle loro colleghe.
Pasta, S., Uomini in educazione: un decennio in minoranza, in Mapelli, B., Ulivieri Stiozzi, S. (ed.), Uomini in educazione. La scomparsa di un genere, Stripes, Rho 2012: 217- 225 [http://hdl.handle.net/10807/42224]
Uomini in educazione: un decennio in minoranza
Pasta, Stefano
2012
Abstract
L’analisi dei dati dell'ultimo decennio dell’Indagine sull’Istruzione Universitaria, redatti annualmente dall’Ufficio di Statistica del Ministero dell’Università e della Ricerca, evidenzia una netta sproporzione tra la presenza femminile e maschile tra gli studenti di Scienze della Formazione. Età, voto di laurea o di maturità, frequenza regolare o fuori corso, mobilità degli studenti, livello specialistico del corso, sono tutte varianti che, di fondo, non cambiano questo squilibrio. Tutti gli indicatori sembrano quindi confermare che Scienze della Formazione è una “facoltà per donne”. Tuttavia, l’analisi dei dati permette di cogliere alcune tendenze dell’ultimo decennio e permette di delineare alcune caratteristiche degli “uomini in educazione”, rispetto alle loro colleghe.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.