Secondo l’American Dialect Society (ADS) la “parola dell’anno” 2008 è stata bailout (salvataggio). Ciò non costituisce una sorpresa dal momento che, per cercare di impedire il propagarsi della crisi – analogamente a quanto si è verificato nel corso delle due grandi crisi economiche internazionali precedenti, quella del 1929 e quella degli anni settanta –, in numerosi paesi lo Stato è intervenuto per salvare le grandi banche e imprese in difficoltà. Facendo riferimento agli anni settanta è possibile constatare che, nel momento più difficile della congiuntura, gli Stati hanno agito rapidamente per proteggere il proprio apparato industriale e creditizio e che la maggior parte degli economisti – così come accade anche oggi – hanno criticato tale scelta da parte delle autorità governative. Tuttavia è stato anche riconosciuto che fossero ammissibili delle eccezioni. Quello dell’intervento pubblico in funzione di salvataggio, dunque, si presenta come un tema “scomodo” da trattare, che sembra sfuggire a una rigorosa analisi sul piano teorico. Con il presente saggio ci proponiamo di analizzare il dibattito fra gli economisti italiani di fronte alla crisi e alle ipotesi di salvataggi nell’Italia degli anni settanta, nel tentativo di mostrare che il tema creò non poche difficoltà agli studiosi che vi si dedicarono, indipendentemente dal loro orientamento teorico.
Cattabrini, F., CRISI ECONOMICA E SALVATAGGI NELL'ITALIA DEGLI ANNI '70, <<IL PONTE>>, 2011; (Giugno): 55-68 [http://hdl.handle.net/10807/41725]
CRISI ECONOMICA E SALVATAGGI NELL'ITALIA DEGLI ANNI '70
Cattabrini, Francesco
2011
Abstract
Secondo l’American Dialect Society (ADS) la “parola dell’anno” 2008 è stata bailout (salvataggio). Ciò non costituisce una sorpresa dal momento che, per cercare di impedire il propagarsi della crisi – analogamente a quanto si è verificato nel corso delle due grandi crisi economiche internazionali precedenti, quella del 1929 e quella degli anni settanta –, in numerosi paesi lo Stato è intervenuto per salvare le grandi banche e imprese in difficoltà. Facendo riferimento agli anni settanta è possibile constatare che, nel momento più difficile della congiuntura, gli Stati hanno agito rapidamente per proteggere il proprio apparato industriale e creditizio e che la maggior parte degli economisti – così come accade anche oggi – hanno criticato tale scelta da parte delle autorità governative. Tuttavia è stato anche riconosciuto che fossero ammissibili delle eccezioni. Quello dell’intervento pubblico in funzione di salvataggio, dunque, si presenta come un tema “scomodo” da trattare, che sembra sfuggire a una rigorosa analisi sul piano teorico. Con il presente saggio ci proponiamo di analizzare il dibattito fra gli economisti italiani di fronte alla crisi e alle ipotesi di salvataggi nell’Italia degli anni settanta, nel tentativo di mostrare che il tema creò non poche difficoltà agli studiosi che vi si dedicarono, indipendentemente dal loro orientamento teorico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.