L'importanza e l'influenza di Gabriele d'Annunzio nella cultura italiana tra gli ultimi due decenni dell'Ottocento e i primi due decenni del XX secolo furono determinanti anche perché non si limitarono alla sfera letteraria, ma investirono molteplici ambiti. Tutt'altro che secondari furono i suoi contatti con il mondo della musica e con quello delle arti visive, sia sotto forma di collaborazioni e rapporti amicali con esponenti delle rispettive discipline, sia tramite riferimenti, competenti e appassionati, inseriti nei romanzi o nei componimenti poetici; sia, infine, nel quadro di una specifica produzione di scritti dedicati alla pittura, alla scultura, alla musica, che vanno dalle recensioni alle annotazioni quasi diaristiche, dai "ritratti" di artisti ai testi di commento o di poetica. D'Annunzio, in particolare, fu tra i protagonisti dell'affermazione in Italia di un'estetica "wagneriana" nel campo delle arti visive. Bisogna anche ricordare che d'Annunzio, nell'Abruzzo dell'inizio degli anni ottanta, aveva costituito, insieme al pittore Francesco Paolo Michetti, al compositore Francesco Paolo Tosti e allo scultore Costantino Barbella, una sorta di cenacolo che mirava a una fusione delle diverse discipline in un'utopistica "arte totale", sul modello wagneriano.
Bolpagni, P., Gabriele d'Annunzio. Il poeta totale. A 150 anni dalla nascita un ritratto inedito tra musica e pittura, sotto il segno di Wagner, <<AMADEUS>>, 2013; (Marzo): 46-48 [http://hdl.handle.net/10807/41714]
Gabriele d'Annunzio. Il poeta totale. A 150 anni dalla nascita un ritratto inedito tra musica e pittura, sotto il segno di Wagner
Bolpagni, Paolo
2013
Abstract
L'importanza e l'influenza di Gabriele d'Annunzio nella cultura italiana tra gli ultimi due decenni dell'Ottocento e i primi due decenni del XX secolo furono determinanti anche perché non si limitarono alla sfera letteraria, ma investirono molteplici ambiti. Tutt'altro che secondari furono i suoi contatti con il mondo della musica e con quello delle arti visive, sia sotto forma di collaborazioni e rapporti amicali con esponenti delle rispettive discipline, sia tramite riferimenti, competenti e appassionati, inseriti nei romanzi o nei componimenti poetici; sia, infine, nel quadro di una specifica produzione di scritti dedicati alla pittura, alla scultura, alla musica, che vanno dalle recensioni alle annotazioni quasi diaristiche, dai "ritratti" di artisti ai testi di commento o di poetica. D'Annunzio, in particolare, fu tra i protagonisti dell'affermazione in Italia di un'estetica "wagneriana" nel campo delle arti visive. Bisogna anche ricordare che d'Annunzio, nell'Abruzzo dell'inizio degli anni ottanta, aveva costituito, insieme al pittore Francesco Paolo Michetti, al compositore Francesco Paolo Tosti e allo scultore Costantino Barbella, una sorta di cenacolo che mirava a una fusione delle diverse discipline in un'utopistica "arte totale", sul modello wagneriano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.