The relation that preteens set with domestic spaces - the invasion of “personal effects” in every place of the house, worship in their own private room, where they can retreat to project and think of themselves in the world – tells us about the acquisition of a progressive autonomy, which provides for the downsizing of the parents. Signal of a bond that does not loosen, but it certainly turns.

La relazione che i preadolescenti stabiliscono con gli spazi domestici – dall’invasione degli “effetti personali” in tutti gli angoli della casa al culto del proprio privato nella camera, in cui ritirarsi per proiettarsi e progettarsi nel mondo – riferisce dell’acquisizione di una progressiva autonomia, che prevede il ridimensionamento dell’autorità dei genitori. Segnale di un legame che non si allenta, ma di certo si trasforma.

Musi, E., Camera con vista o senza?, <<NOTE DI PASTORALE GIOVANILE>>, 2012; 2012 (Novembre): 51-58 [http://hdl.handle.net/10807/40608]

Camera con vista o senza?

Musi, Elisabetta
2012

Abstract

The relation that preteens set with domestic spaces - the invasion of “personal effects” in every place of the house, worship in their own private room, where they can retreat to project and think of themselves in the world – tells us about the acquisition of a progressive autonomy, which provides for the downsizing of the parents. Signal of a bond that does not loosen, but it certainly turns.
2012
Italiano
Musi, E., Camera con vista o senza?, <<NOTE DI PASTORALE GIOVANILE>>, 2012; 2012 (Novembre): 51-58 [http://hdl.handle.net/10807/40608]
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