The essay relates the experience of meeting between two groups - one of students and one of prisoners - highlighting the formative dimension for university students and “a treatment” for adults in prison. The collection of writings made by one and the other and the exchange of mail between the protagonists of this meeting, testify to the importance that pedagogical reflection must leave aseptic and protected academy places to compete with the concrete experience of marginality and privation.
Il saggio riferisce dell’esperienza di incontro tra due gruppi – uno di studenti e uno di detenuti – evidenziandone la dimensione formativa per i ragazzi dell’università e “trattamentale” per gli adulti in carcere. La raccolta di scritti realizzati dagli uni e dagli altri e lo scambio di corrispondenza tra i protagonisti di questo incontro, testimoniano l’importanza che la riflessione pedagogica esca dai luoghi asettici e protetti dell’accademica per misurarsi con l’esperienza concreta della marginalità e del disagio.
Musi, E., Quando l’università va in carcere. Generatività di un incontro tra studenti e detenuti, <<ANIMAZIONE SOCIALE>>, 2012; 2012 (267): 91-101 [http://hdl.handle.net/10807/40607]
Quando l’università va in carcere. Generatività di un incontro tra studenti e detenuti
Musi, Elisabetta
2012
Abstract
The essay relates the experience of meeting between two groups - one of students and one of prisoners - highlighting the formative dimension for university students and “a treatment” for adults in prison. The collection of writings made by one and the other and the exchange of mail between the protagonists of this meeting, testify to the importance that pedagogical reflection must leave aseptic and protected academy places to compete with the concrete experience of marginality and privation.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.