OBIETTIVI : Creare un approccio globale alla valutazione e controllo del rischio idrico nelle strutture sanitarie. METODI : Creazione di un gruppo di ricerca tra esperti di gestione del rischio idrico in ambito sanitario. Raccolta sistematica della letteratura scientifica per la stesura di un documento di raccolta delle evidenze. Creazione e validazione di una check list per l'azione di sorveglianza delle strutture sanitarie e per la valutazione dei rischi da inserire nel piano di autocontrollo realizzato attraverso metodologia HACCP. Identificazione di nuove metodiche rapide per la determinazione dei livelli di contaminazione della rete idrica. Studio dell'interazione tra materiali e metodi di disinfezione attraverso la progettazione di un impianto pilota sperimentale. Allestimento di un software per la quantificazione del rischio per tipologia di paziente, livelli di contaminazione della rete idrica e sistemi di controllo messi in atto. RISULTATI : La check list, realizzata su modello di quella proposta dalle linee guida francesi, ha consentito di evidenziare importanti criticità e di rendere l'azione ispettiva più efficace e rapida. I metodi molecolari sono risultati correlabili con le metodiche tradizionali, permettendo tuttavia di ottenere informazioni aggiuntive sull'efficacia dei metodi di disinfezione e consentendo azioni correttive in tempo reale. Lo studio dell'interazione tra metodi di disinfezione e materiali ha fornito importanti informazioni da utilizzare in fase di progettazione di nuove strutture. La stratificazione del rischio per area assistenziale garantisce l'identificazione della tipologia di paziente riducendo l'esposizione al rischio. CONCLUSIONI : La complessità delle strutture assistenziali e la presenza in queste di pazienti con sempre maggiore rischio di contrarre infezioni veicolate dall'acqua, rendono la gestione del rischio idrico una problematica importante che deve essere affrontata con interventi multidisciplinari, dinamici e basati su evidenze scientifiche; elementi questi su cui e' stato creato l'approccio proposto dal gruppo di ricerca PRIN 2008.
Poscia, A., Casini, B., Cristina, M. L., Vecchione, A., Del Giudice, P., Moscato, U., Orlando, P., Brusaferro, S., Privitera, G., Approccio globale alla gestione del rischio idrico nelle strutture sanitarie: i risultati di un progetto di ricerca nazionale, Poster, in Atti del 45°Congresso Nazionale S.I.T.I, (Cagliari, 03-06 October 2012), SITI, Parma 2012: 652-653 [http://hdl.handle.net/10807/40334]
Approccio globale alla gestione del rischio idrico nelle strutture sanitarie: i risultati di un progetto di ricerca nazionale
Poscia, Andrea;Moscato, Umberto;
2012
Abstract
OBIETTIVI : Creare un approccio globale alla valutazione e controllo del rischio idrico nelle strutture sanitarie. METODI : Creazione di un gruppo di ricerca tra esperti di gestione del rischio idrico in ambito sanitario. Raccolta sistematica della letteratura scientifica per la stesura di un documento di raccolta delle evidenze. Creazione e validazione di una check list per l'azione di sorveglianza delle strutture sanitarie e per la valutazione dei rischi da inserire nel piano di autocontrollo realizzato attraverso metodologia HACCP. Identificazione di nuove metodiche rapide per la determinazione dei livelli di contaminazione della rete idrica. Studio dell'interazione tra materiali e metodi di disinfezione attraverso la progettazione di un impianto pilota sperimentale. Allestimento di un software per la quantificazione del rischio per tipologia di paziente, livelli di contaminazione della rete idrica e sistemi di controllo messi in atto. RISULTATI : La check list, realizzata su modello di quella proposta dalle linee guida francesi, ha consentito di evidenziare importanti criticità e di rendere l'azione ispettiva più efficace e rapida. I metodi molecolari sono risultati correlabili con le metodiche tradizionali, permettendo tuttavia di ottenere informazioni aggiuntive sull'efficacia dei metodi di disinfezione e consentendo azioni correttive in tempo reale. Lo studio dell'interazione tra metodi di disinfezione e materiali ha fornito importanti informazioni da utilizzare in fase di progettazione di nuove strutture. La stratificazione del rischio per area assistenziale garantisce l'identificazione della tipologia di paziente riducendo l'esposizione al rischio. CONCLUSIONI : La complessità delle strutture assistenziali e la presenza in queste di pazienti con sempre maggiore rischio di contrarre infezioni veicolate dall'acqua, rendono la gestione del rischio idrico una problematica importante che deve essere affrontata con interventi multidisciplinari, dinamici e basati su evidenze scientifiche; elementi questi su cui e' stato creato l'approccio proposto dal gruppo di ricerca PRIN 2008.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.