Informazioni non corrette inerenti la salute possono condurre i cittadini a scelte negative che, nel caso delle vaccinazioni, possono ripercuotersi non solo sul singolo, ma sull’intera collettività. La crescente influenza dei nuovi mezzi di comunicazione, internet in primis, e l’interazione di questi con le tradizionali modalità di informazione possono ampliare questo rischio. Obiettivo del presente lavoro è indagare le modalità di accesso alle informazioni sulle vaccinazioni in un campione di cittadini romani. Un questionario anonimo di 26 domande è stato somministrato tra l’11 aprile ed il 25 maggio ad un campione casuale di genitori afferenti ad 8 pediatri di libera scelta in 2 poliambulatori della ASL RME. Il response rate è stato del 76%, per un totale di 108 questionari restituiti. Tutti gli intervistati dichiarano di aver effettuato ai propri figli le vaccinazioni obbligatorie ed almeno una delle raccomandate. Solo il 74% del campione ha frequentato un corso di preparazione al parto: tra questi solo al 23% dei genitori sono state consigliate le vaccinazioni, mentre nel 10% non è stata presa una posizione o sono state addirittura sconsigliate e nel 66% non sono state fornite informazioni in merito. I pediatri rappresentano la fonte di informazione principale (97%) sia durante la gravidanza, sia dopo la nascita del figlio e forniscono informazioni fortemente a favore della vaccinazione nel 79% dei casi, neutrali o contrarie nel 18% (nel restante 3% l’argomento vaccinazioni non è stato discusso con i propri assistiti). Solo il 16% utilizza internet, dichiarando di rimanerne influenzato nel 13% dei casi. In questo caso la percentuale di informazioni contrarie o neutrali nei confronti delle vaccinazioni sale al 50%. Il presente studio, pur se condotto su un campione limitato, dimostra come internet costituisca per i genitori una possibile fonte di informazione, spesso contraria, in tema di vaccinazioni, sebbene ancora secondaria e poco influente in confronto al rapporto con il pediatra di fiducia. La rilevante percentuale di genitori che non ha ricevuto informazioni o le ha ricevute neutrali o addirittura contrarie alle vaccinazioni sottolinea la necessità di puntare maggiormente sui corsi pre-parto come appuntamenti fondamentali per informare correttamente i futuri genitori, ma al contempo evidenzia la necessità per gli operatori di sanità pubblica di presidiare le nuove modalità di comunicazione, in particolare attraverso la rete.

Di Giovanni, A., Poscia, A., Simone, B., De Waure, C., Collamati, A., Giannetti, G., Ricciardi, W., Moscato, U., Vecchie E Nuove Fonti Di Informazione Sulle vaccinazioni: Un Campo Da Presidiare, Abstract de <<45°Congresso Nazionale S.I.T.I>>, (Cagliari, 03-06 October 2012 ), SITI, Parma 2012: 326-327 [http://hdl.handle.net/10807/40318]

Vecchie E Nuove Fonti Di Informazione Sulle vaccinazioni: Un Campo Da Presidiare

Poscia, Andrea;Simone, Benedetto;De Waure, Chiara;Collamati, Agnese;Giannetti, Giovanna;Ricciardi, Walter;Moscato, Umberto
2012

Abstract

Informazioni non corrette inerenti la salute possono condurre i cittadini a scelte negative che, nel caso delle vaccinazioni, possono ripercuotersi non solo sul singolo, ma sull’intera collettività. La crescente influenza dei nuovi mezzi di comunicazione, internet in primis, e l’interazione di questi con le tradizionali modalità di informazione possono ampliare questo rischio. Obiettivo del presente lavoro è indagare le modalità di accesso alle informazioni sulle vaccinazioni in un campione di cittadini romani. Un questionario anonimo di 26 domande è stato somministrato tra l’11 aprile ed il 25 maggio ad un campione casuale di genitori afferenti ad 8 pediatri di libera scelta in 2 poliambulatori della ASL RME. Il response rate è stato del 76%, per un totale di 108 questionari restituiti. Tutti gli intervistati dichiarano di aver effettuato ai propri figli le vaccinazioni obbligatorie ed almeno una delle raccomandate. Solo il 74% del campione ha frequentato un corso di preparazione al parto: tra questi solo al 23% dei genitori sono state consigliate le vaccinazioni, mentre nel 10% non è stata presa una posizione o sono state addirittura sconsigliate e nel 66% non sono state fornite informazioni in merito. I pediatri rappresentano la fonte di informazione principale (97%) sia durante la gravidanza, sia dopo la nascita del figlio e forniscono informazioni fortemente a favore della vaccinazione nel 79% dei casi, neutrali o contrarie nel 18% (nel restante 3% l’argomento vaccinazioni non è stato discusso con i propri assistiti). Solo il 16% utilizza internet, dichiarando di rimanerne influenzato nel 13% dei casi. In questo caso la percentuale di informazioni contrarie o neutrali nei confronti delle vaccinazioni sale al 50%. Il presente studio, pur se condotto su un campione limitato, dimostra come internet costituisca per i genitori una possibile fonte di informazione, spesso contraria, in tema di vaccinazioni, sebbene ancora secondaria e poco influente in confronto al rapporto con il pediatra di fiducia. La rilevante percentuale di genitori che non ha ricevuto informazioni o le ha ricevute neutrali o addirittura contrarie alle vaccinazioni sottolinea la necessità di puntare maggiormente sui corsi pre-parto come appuntamenti fondamentali per informare correttamente i futuri genitori, ma al contempo evidenzia la necessità per gli operatori di sanità pubblica di presidiare le nuove modalità di comunicazione, in particolare attraverso la rete.
2012
Italiano
Atti della 45th National Public Health Conference
45°Congresso Nazionale S.I.T.I
Cagliari
3-ott-2012
6-ott-2012
n/a
Di Giovanni, A., Poscia, A., Simone, B., De Waure, C., Collamati, A., Giannetti, G., Ricciardi, W., Moscato, U., Vecchie E Nuove Fonti Di Informazione Sulle vaccinazioni: Un Campo Da Presidiare, Abstract de <<45°Congresso Nazionale S.I.T.I>>, (Cagliari, 03-06 October 2012 ), SITI, Parma 2012: 326-327 [http://hdl.handle.net/10807/40318]
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