Il consumo di alcool, esploso tra i giovani soprattutto negli ultimi anni, è un fenomeno da tenere in particolare attenzione per le gravi ripercussioni che può avere non solo sul singolo, ma sulla società intera. L’obiettivo di questo studio, inserito in un progetto scolastico di promozione della salute, è quello di quantificare e caratterizzare tale attuale problema di Sanità Pubblica. Tutti gli studenti di un liceo scientifico marchigiano hanno ricevuto un questionario di 20 domande a risposta multipla volto ad indagare le caratteristiche di assunzione dell’alcool e le relative ripercussioni comportamentali tra gli adolescenti. I risultati del questionario, compilato dal 100% degli studenti, sono stati oggetto di confronto e dibattito tra studenti e professori. Il campione è risultato composto da 171 ragazze e 131 ragazzi fra 14 e 19 anni. Dall’analisi dei questionari appare come siano le feste (66%), seguite da discoteche e pub (36%), i luoghi in cui la maggior parte dei giovani beve più spesso; di conseguenza risulta la compagnia il principale movente del consumo smodato di tale sostanza (37%), anche se colpisce come il 17% riferisca di bere solo per “passare la serata”. Circa il 50% degli intervistati consuma superalcolici, spesso per gioco (il 93% delle ragazze dichiara di aver fatto almeno una volta giochi con l’alcool) o per abbassare le proprie inibizioni (27%). Nel nostro campione il genere femminile prevale generalmente sui maschi nel consumo di alcool, ma anche nella percezione dei rischi per la salute: rispettivamente il 46% contro il 30% reputa l’alcool “molto dannoso”, il 49% contro il 56% “abbastanza dannoso”, mentre solo il 5% contro il 14% ne sottovaluta la pericolosità (“poco” o “per nulla” dannoso). Il nostro studio conferma come il consumo, spesso smodato, di alcool risulti, soprattutto tra i più giovani, il frutto di un comportamento volontario, radicato nella curiosità di sperimentazione e motivato da molteplici fattori socio-psicologici. La non completa consapevolezza dei rischi associati all’alcool sottolinea l’importanza di proseguire nell’attività di prevenzione, non solo attraverso campagne e normative nazionali ed internazionali, ma anche con interventi formativi mirati a carattere locale, specialmente nelle scuole. In quest'ottica è stata riprogrammata una survey nello stesso liceo per valutare i progressi ottenuti anche grazie a questa attività che, integrandosi con l’educazione ai valori offerta dalla famiglia, vuole promuovere un attento e consapevole consumo di alcool, sottolineando la pericolosità dei comportamenti a rischio.
Mazzetta, E., Poscia, A., Santoro, A., De Waure, C., Pianalto, M., Colaiacomo, G., Collamati, A., Ricciardi, W., Moscato, U., Diffusione e modalità del consumo di alcool tra i giovani: risultati di una survey condotta tra gli studenti di un liceo marchigiano, Abstract de <<45°Congresso Nazionale S.I.T.I>>, (Cagliari, 03-06 October 2012 ), SITI, Parma 2012: 427-427 [http://hdl.handle.net/10807/40316]
Diffusione e modalità del consumo di alcool tra i giovani: risultati di una survey condotta tra gli studenti di un liceo marchigiano
Poscia, Andrea;Santoro, Alessio;De Waure, Chiara;Collamati, Agnese;Ricciardi, Walter;Moscato, Umberto
2012
Abstract
Il consumo di alcool, esploso tra i giovani soprattutto negli ultimi anni, è un fenomeno da tenere in particolare attenzione per le gravi ripercussioni che può avere non solo sul singolo, ma sulla società intera. L’obiettivo di questo studio, inserito in un progetto scolastico di promozione della salute, è quello di quantificare e caratterizzare tale attuale problema di Sanità Pubblica. Tutti gli studenti di un liceo scientifico marchigiano hanno ricevuto un questionario di 20 domande a risposta multipla volto ad indagare le caratteristiche di assunzione dell’alcool e le relative ripercussioni comportamentali tra gli adolescenti. I risultati del questionario, compilato dal 100% degli studenti, sono stati oggetto di confronto e dibattito tra studenti e professori. Il campione è risultato composto da 171 ragazze e 131 ragazzi fra 14 e 19 anni. Dall’analisi dei questionari appare come siano le feste (66%), seguite da discoteche e pub (36%), i luoghi in cui la maggior parte dei giovani beve più spesso; di conseguenza risulta la compagnia il principale movente del consumo smodato di tale sostanza (37%), anche se colpisce come il 17% riferisca di bere solo per “passare la serata”. Circa il 50% degli intervistati consuma superalcolici, spesso per gioco (il 93% delle ragazze dichiara di aver fatto almeno una volta giochi con l’alcool) o per abbassare le proprie inibizioni (27%). Nel nostro campione il genere femminile prevale generalmente sui maschi nel consumo di alcool, ma anche nella percezione dei rischi per la salute: rispettivamente il 46% contro il 30% reputa l’alcool “molto dannoso”, il 49% contro il 56% “abbastanza dannoso”, mentre solo il 5% contro il 14% ne sottovaluta la pericolosità (“poco” o “per nulla” dannoso). Il nostro studio conferma come il consumo, spesso smodato, di alcool risulti, soprattutto tra i più giovani, il frutto di un comportamento volontario, radicato nella curiosità di sperimentazione e motivato da molteplici fattori socio-psicologici. La non completa consapevolezza dei rischi associati all’alcool sottolinea l’importanza di proseguire nell’attività di prevenzione, non solo attraverso campagne e normative nazionali ed internazionali, ma anche con interventi formativi mirati a carattere locale, specialmente nelle scuole. In quest'ottica è stata riprogrammata una survey nello stesso liceo per valutare i progressi ottenuti anche grazie a questa attività che, integrandosi con l’educazione ai valori offerta dalla famiglia, vuole promuovere un attento e consapevole consumo di alcool, sottolineando la pericolosità dei comportamenti a rischio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.