Tas-Silġ is a multi-period sanctuary site located in the south-eastern part of the island of Malta. The Missione Archeologica Italiana carried out excavations between 1963 and 1970 and identified the site with the famous sanctuary of Juno mentioned in Cicero’s Verrine. In the early Byzantine Age the ancient temple was converted into a Christian place of worship. The Italian team resumed work on site in 1997. Two years later an exceptional numismatic find was made under the rectangular basin identified as a baptesimal font. The essay studies the monetary deposit formed by 276 bronze coins plus a tremissis of Constantine IV (mint of Syracuse; 670-674/681). It provides the chronological overview of the bronze deposit, since issues of IV century AD to a nummus of Justinian I (mint of Carthage; 537-538 AD). The deposit contains coins never found before on the Maltese archipelago, such as proto-Vandalic issues and Vandalic nummi. The author also discusses the nature of the numismatic find: is it a hoard or a votive deposit? The context of its discovery, its formation and the comparison with some written sources allow her to interpret the assemblage of bronze coins as the result of offers thrown in the water during the rite of the Baptism. The presence of the gold Byzantine tremissis is more difficult to explain and the author is only able to formulate some hypotheses.

Tas-Silġ è un sito santuariale pluristratificato, situato nella parte sud-orientale dell'isola di Malta. La Missione Archeologica Italiana effettuò le prime campagne di scavo sull’area tra il 1963 e il 1970, identificando il sito con il famoso santuario di Giunone citato nelle Verrine di Cicerone. Nella prima età bizantina il tempio fu trasformato in un luogo di culto cristiano. La Missione italiana riprese le attività di indagine sul sito nel 1997. Due anni più tardi sotto la vasca rettangolare identificata come fonte battesimale, avvenne un eccezionale ritrovamento numismatico. Il saggio studia tale lotto monetale, formato da 276 esemplari in bronzo più un tremissis di Costantino IV (zecca di Siracusa, 670-674/681). Viene innanzitutto delineato il quadro cronologico della sezione del deposito costituita da monete in bronzo: gli esemplari si datano dalla produzione di Costanzo II a quella di Giustiniano I (nummus della zecca di Cartagine del 537-538 d.C.). Il deposito attesta serie monetali mai rinvenute in precedenza sull'arcipelago maltese, come emissioni proto-vandale e nummi vandali. L'autore discute anche la natura del deposito, se debba cioè essere considerato un ripostiglio oppure deposito di tipo votivo. Il contesto di ritrovamento delle monete, la formazione del deposito stesso e il confronto con alcune fonti scritte, le permettono di interpretare il gruppo di monete di bronzo come risultato di offerte gettate in acqua durante il rito del Battesimo. La presenza del tremissis bizantino è di più difficile comprensione: l'autore è solo in grado di formulare alcune ipotesi.

Perassi, C., La ripresa delle indagini della Missione Archeologica Italiana a Malta. Nuovi dati dal Santuario di Tas-Silg e dalla Villa di S. Pawl Milqi. Il deposito monetale, <<ATTI DELLA PONTIFICIA ACCADEMIA ROMANA DI ARCHEOLOGIA. SERIE III, RENDICONTI>>, 2005; (78): 219-255 [http://hdl.handle.net/10807/36521]

La ripresa delle indagini della Missione Archeologica Italiana a Malta. Nuovi dati dal Santuario di Tas-Silg e dalla Villa di S. Pawl Milqi. Il deposito monetale

Perassi, Claudia
2005

Abstract

Tas-Silġ is a multi-period sanctuary site located in the south-eastern part of the island of Malta. The Missione Archeologica Italiana carried out excavations between 1963 and 1970 and identified the site with the famous sanctuary of Juno mentioned in Cicero’s Verrine. In the early Byzantine Age the ancient temple was converted into a Christian place of worship. The Italian team resumed work on site in 1997. Two years later an exceptional numismatic find was made under the rectangular basin identified as a baptesimal font. The essay studies the monetary deposit formed by 276 bronze coins plus a tremissis of Constantine IV (mint of Syracuse; 670-674/681). It provides the chronological overview of the bronze deposit, since issues of IV century AD to a nummus of Justinian I (mint of Carthage; 537-538 AD). The deposit contains coins never found before on the Maltese archipelago, such as proto-Vandalic issues and Vandalic nummi. The author also discusses the nature of the numismatic find: is it a hoard or a votive deposit? The context of its discovery, its formation and the comparison with some written sources allow her to interpret the assemblage of bronze coins as the result of offers thrown in the water during the rite of the Baptism. The presence of the gold Byzantine tremissis is more difficult to explain and the author is only able to formulate some hypotheses.
2005
Italiano
Perassi, C., La ripresa delle indagini della Missione Archeologica Italiana a Malta. Nuovi dati dal Santuario di Tas-Silg e dalla Villa di S. Pawl Milqi. Il deposito monetale, <<ATTI DELLA PONTIFICIA ACCADEMIA ROMANA DI ARCHEOLOGIA. SERIE III, RENDICONTI>>, 2005; (78): 219-255 [http://hdl.handle.net/10807/36521]
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