Il contributo rappresenta una rassegna delle emissioni monetali di età antica sulle quali compare la raffigurazione di una campana o di un campanello. In tutti i casi esaminati tali strumenti sonori rappresentano solo un particolare accessorio del tipo principale. Il filone tematico più rappresentato è quello che pone una campana al collo di un animale (elefante, pantera), ma tintinnabula possono anche essere messi in relazione con figure divine (Apollo; Dioniso; Baal Hammon?), mentre un unicum è il soggetto di denarii di C. Minucio Augurino del 135 a.C., sui quali due campane sono legate con catene al capitello di una colonna, identificata come la Colonna Minucia.
Perassi, C., Girola, G., Guidi, F., Novarese, M., Campane e campanelli nell'iconografia monetale antica, in Del fondere campane. Dall’archeologia alla produzione. Quadri regionali per l’Italia settentrionale, (Milano, 23-25 February 2007), All'Insegna del Giglio, Firenze 2007: 39-46 [http://hdl.handle.net/10807/36510]
Campane e campanelli nell'iconografia monetale antica
Perassi, Claudia;Novarese, Margherita
2007
Abstract
Il contributo rappresenta una rassegna delle emissioni monetali di età antica sulle quali compare la raffigurazione di una campana o di un campanello. In tutti i casi esaminati tali strumenti sonori rappresentano solo un particolare accessorio del tipo principale. Il filone tematico più rappresentato è quello che pone una campana al collo di un animale (elefante, pantera), ma tintinnabula possono anche essere messi in relazione con figure divine (Apollo; Dioniso; Baal Hammon?), mentre un unicum è il soggetto di denarii di C. Minucio Augurino del 135 a.C., sui quali due campane sono legate con catene al capitello di una colonna, identificata come la Colonna Minucia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.