Il saggio ricostruisce gli organici di una delle più interessanti cappelle musicali del Nord Italia, in un periodo caratterizzato da rapidi mutamenti che investono non solo la musica, sensu stricto, ma anche l’ampio spettro istituzionale che si pone come un singolare esempio di interrelazione tra realtà diverse (Santa Maria della Steccata, duomo e corte ducale). Un versante affrontato dall’indagine, contestuale a quello degli organici, è costituito dal calendario liturgico che rivela peculiarità (si pensi alla celebrazione delle compiete) e livelli di frequenza delle funzioni che trovano riscontri solo in alcune delle più importanti cappelle padane. Un altro aspetto rilevante rimanda all’individuazione di alcune note-spesa, relative all’acquisto di stampe musicali, che consente di ricostruire, sia pure parzialmente, il repertorio. La prospettiva inquadrata dallo studio è molto ampia in quanto – laddove possibile – i tratti distintivi dell’Oratorio parmigiano vengono messi a confronto con quelli proposti da altre chiese dell’Italia settentrionale.
Padoan, M., Organici in Santa Maria della Steccata (1582-1630) e contesto padano. Un'indagine comparata, in Barocco Padano 6, Atti del XIV Convegno internazionale sulla musica nei secoli XVII-XVIII, Brescia 16-18 luglio 2007, (Brescia, 16-18 July 2007), A.M.I.S. (Antiquae Musicae Italicae Studiosi), Como 2010:<<Contributi Centro ricerche dell'A.M.I.S. di Como>>, 565-680 [http://hdl.handle.net/10807/36482]
Organici in Santa Maria della Steccata (1582-1630) e contesto padano. Un'indagine comparata
Padoan, Maurizio
2010
Abstract
Il saggio ricostruisce gli organici di una delle più interessanti cappelle musicali del Nord Italia, in un periodo caratterizzato da rapidi mutamenti che investono non solo la musica, sensu stricto, ma anche l’ampio spettro istituzionale che si pone come un singolare esempio di interrelazione tra realtà diverse (Santa Maria della Steccata, duomo e corte ducale). Un versante affrontato dall’indagine, contestuale a quello degli organici, è costituito dal calendario liturgico che rivela peculiarità (si pensi alla celebrazione delle compiete) e livelli di frequenza delle funzioni che trovano riscontri solo in alcune delle più importanti cappelle padane. Un altro aspetto rilevante rimanda all’individuazione di alcune note-spesa, relative all’acquisto di stampe musicali, che consente di ricostruire, sia pure parzialmente, il repertorio. La prospettiva inquadrata dallo studio è molto ampia in quanto – laddove possibile – i tratti distintivi dell’Oratorio parmigiano vengono messi a confronto con quelli proposti da altre chiese dell’Italia settentrionale.File | Dimensione | Formato | |
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