Il contributo affronta la problematica del rapporto che intercorre fra onomastica imperiale e immagine di un busto maschile impresse sugli exagia bizantini in vetro. I nomi fanno riferimento a Costantino, Anastasio, Giustino e Giustiniano. Più complesso è il riconoscimento dell'identità del personaggio raffigurato, che è stato riconosciuto dai diversi studiosi come l'eparca di Costantinopoli ovvero come l'imperatore. L'A. concorda con questa seconda interpretazione, che sembra meglio dare conto della iterazione dei busti su alcuni exagia, degli attributi tenuti nella mani dai personaggi raffigurati, della presenza dell'aureola. Le osservazioni conclusive riprendono il tema del rapporto nome/immagine sugli anelli-sigillo longobardi: il ricorso al caso nominativo - come è per gli exagia con onomastica imperiale - porta ad identificare il personaggio raffigurato con il proprietario dell'anello. La coincidenza fra nome iscritto e immagine viene infine interpretata come rivelatrice di una forte percezione della propria individualità da parte dell'uomo longobardo.
Perassi, C., Nome iscritto e immagine raffigurata: gli exagia bizantini in vetro, in Anulus sui effigii. Identità e rappresentazione negli anelli-sigillo longobardi. Atti della Giornata di Studio, (Milano, 29-29 April 2004), Vita e Pensiero, Milano 2006: 81-98 [http://hdl.handle.net/10807/36431]
Nome iscritto e immagine raffigurata: gli exagia bizantini in vetro
Perassi, Claudia
2006
Abstract
Il contributo affronta la problematica del rapporto che intercorre fra onomastica imperiale e immagine di un busto maschile impresse sugli exagia bizantini in vetro. I nomi fanno riferimento a Costantino, Anastasio, Giustino e Giustiniano. Più complesso è il riconoscimento dell'identità del personaggio raffigurato, che è stato riconosciuto dai diversi studiosi come l'eparca di Costantinopoli ovvero come l'imperatore. L'A. concorda con questa seconda interpretazione, che sembra meglio dare conto della iterazione dei busti su alcuni exagia, degli attributi tenuti nella mani dai personaggi raffigurati, della presenza dell'aureola. Le osservazioni conclusive riprendono il tema del rapporto nome/immagine sugli anelli-sigillo longobardi: il ricorso al caso nominativo - come è per gli exagia con onomastica imperiale - porta ad identificare il personaggio raffigurato con il proprietario dell'anello. La coincidenza fra nome iscritto e immagine viene infine interpretata come rivelatrice di una forte percezione della propria individualità da parte dell'uomo longobardo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.