Il contributo ha lo scopo di presentare il quadro documentale relativo a collane e pendenti monetali di età romana ritrovati nell'area mediterranea dell'Impero (Numidia, Cirenaica, Egitto, Siria, Costantinopoli). Si tratta di undici gioielli, dei quali vengono discussi gli elementi numismatici, tipologici, archeologici. Le osservazioni conclusive sono relative essenzialmente ai manufatti di provenienza egiziana, per la scarsità della documentazione dalle altre zone esaminate. Vengono innanzitutto messe in risalto le caratteristiche peculiari di tali gioielli rispetto alla coeva produzione occidentale (sistema di allungo delle catene; elementi distanziatori; decorazione delle montature; sistema di incastonatura delle monete). Quanto ai limiti della produzione, essi paiono attestarsi fra la fine del I secolo d.C. e gli inizi del V, mentre la dislocazione topografica dei rinvenimenti segnala una loro concentrazione nell'area alessandrina. Nel tentativo di comprendere la funzione delle collane e dei pendenti monetali nella società dell'Egitto romano, vengono proposti confronti con ritratti dal Fayyum e con testi papiracei. Entrambi i documenti indiziano un uso femminile di questo tipo di monili monetali.

Perassi, C., Nomismata pro gemmis: pendenti monetali fra Oriente e Occidente, in L'Africa romana. Ai confini dell'Impero: contatti, scambi, conflitti. Atti del XV Convegno di Studio, (Tozeur, 11-15 December 2002), Carocci, Roma 2004: 897-934 [http://hdl.handle.net/10807/36428]

Nomismata pro gemmis: pendenti monetali fra Oriente e Occidente

Perassi, Claudia
2004

Abstract

Il contributo ha lo scopo di presentare il quadro documentale relativo a collane e pendenti monetali di età romana ritrovati nell'area mediterranea dell'Impero (Numidia, Cirenaica, Egitto, Siria, Costantinopoli). Si tratta di undici gioielli, dei quali vengono discussi gli elementi numismatici, tipologici, archeologici. Le osservazioni conclusive sono relative essenzialmente ai manufatti di provenienza egiziana, per la scarsità della documentazione dalle altre zone esaminate. Vengono innanzitutto messe in risalto le caratteristiche peculiari di tali gioielli rispetto alla coeva produzione occidentale (sistema di allungo delle catene; elementi distanziatori; decorazione delle montature; sistema di incastonatura delle monete). Quanto ai limiti della produzione, essi paiono attestarsi fra la fine del I secolo d.C. e gli inizi del V, mentre la dislocazione topografica dei rinvenimenti segnala una loro concentrazione nell'area alessandrina. Nel tentativo di comprendere la funzione delle collane e dei pendenti monetali nella società dell'Egitto romano, vengono proposti confronti con ritratti dal Fayyum e con testi papiracei. Entrambi i documenti indiziano un uso femminile di questo tipo di monili monetali.
2004
Italiano
L'Africa romana. Ai confini dell'Impero: contatti, scambi, conflitti. Atti del XV Convegno di Studio
L'Africa romana. XV Convegno di studio. Ai confini dell'Impero: contatti, scambi, conflitti
Tozeur
11-dic-2002
15-dic-2002
88-430-3195-3
Perassi, C., Nomismata pro gemmis: pendenti monetali fra Oriente e Occidente, in L'Africa romana. Ai confini dell'Impero: contatti, scambi, conflitti. Atti del XV Convegno di Studio, (Tozeur, 11-15 December 2002), Carocci, Roma 2004: 897-934 [http://hdl.handle.net/10807/36428]
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