Il saggio prende in esame la tematica monetale eraclea sulle emissioni apule, suddividendola in tre categorie: immagini della testa e del busto di Eracle; immagini di Eracle a figura intera; soggetti che si riferiscono all'eroe, richiamando le sue mitiche imprese (clava; clava ed arco; arco e faretra; leone). La ricerca ha posto in evidenza come le dodici zecche che attingono al mito dell'eroe (Arpi, Ausculum, Canusium, Luceria, Tiate, Venusia, Caelia, Mateola, Rubi, Sidis, Orra, Uxentum) si limitino talora a riprorre modelli elaborati sulla monetazione magno greca o romana, ma siano anche in grado di elaborare soggetti originali, come è per il busto di Eracle su once di Venusia della serie III, che rappresenta l'eroe fino alla vita, con la completa visione del braccio destro che regge la clava. Si è inoltre appurato che la raffigurazione di Eracle non fu utilizzata come tipo fisso per uno specifico nominale, diversamente da quanto avviene sulla monetazione enea romana. Quanto alla distribuzione cronologica della tematica, pur nella difficoltà che tuttora permane nel datare puntualmente la produzione monetale apula, essa appare utilizzata dal III al I secolo a.C., con una massima attestazione di presenze nel periodo della seconda guerra punica. Quanto alla distribuzione geografica, appare documentata su emissioni delle zecche della Daunia, della Peucezia e della Messapia, con una concentrazione di attestazioni nella Daunia. La diffusione della tematica eraclea sulla monetazione apula trova riscontro nella diffusione nella regione del culto dell'eroe fin dall'età arcaica, sia sotto forma di culto ufficiale, sia sotto forma di culto domestico.

Perassi, C., Raffigurazioni di Eracle nella monetazione delle zecche apule: persistenza di un modello iconografico greco, in I Greci in Adriatico, 1, Atti del Convegno Internazionalebracc, (Urbino, 21-24 October 1999), L'Erma di Bretschneider, Roma 2002:<<Hesperia>>, 255-277 [http://hdl.handle.net/10807/36314]

Raffigurazioni di Eracle nella monetazione delle zecche apule: persistenza di un modello iconografico greco

Perassi, Claudia
2002

Abstract

Il saggio prende in esame la tematica monetale eraclea sulle emissioni apule, suddividendola in tre categorie: immagini della testa e del busto di Eracle; immagini di Eracle a figura intera; soggetti che si riferiscono all'eroe, richiamando le sue mitiche imprese (clava; clava ed arco; arco e faretra; leone). La ricerca ha posto in evidenza come le dodici zecche che attingono al mito dell'eroe (Arpi, Ausculum, Canusium, Luceria, Tiate, Venusia, Caelia, Mateola, Rubi, Sidis, Orra, Uxentum) si limitino talora a riprorre modelli elaborati sulla monetazione magno greca o romana, ma siano anche in grado di elaborare soggetti originali, come è per il busto di Eracle su once di Venusia della serie III, che rappresenta l'eroe fino alla vita, con la completa visione del braccio destro che regge la clava. Si è inoltre appurato che la raffigurazione di Eracle non fu utilizzata come tipo fisso per uno specifico nominale, diversamente da quanto avviene sulla monetazione enea romana. Quanto alla distribuzione cronologica della tematica, pur nella difficoltà che tuttora permane nel datare puntualmente la produzione monetale apula, essa appare utilizzata dal III al I secolo a.C., con una massima attestazione di presenze nel periodo della seconda guerra punica. Quanto alla distribuzione geografica, appare documentata su emissioni delle zecche della Daunia, della Peucezia e della Messapia, con una concentrazione di attestazioni nella Daunia. La diffusione della tematica eraclea sulla monetazione apula trova riscontro nella diffusione nella regione del culto dell'eroe fin dall'età arcaica, sia sotto forma di culto ufficiale, sia sotto forma di culto domestico.
2002
Italiano
I Greci in Adriatico, 1, Atti del Convegno Internazionalebracc
I greci in Adriatico
Urbino
21-ott-1999
24-ott-1999
978-88-8265-162-6
L'Erma di Bretschneider
Perassi, C., Raffigurazioni di Eracle nella monetazione delle zecche apule: persistenza di un modello iconografico greco, in I Greci in Adriatico, 1, Atti del Convegno Internazionalebracc, (Urbino, 21-24 October 1999), L'Erma di Bretschneider, Roma 2002:<<Hesperia>>, 255-277 [http://hdl.handle.net/10807/36314]
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