Si deve ricordare che ancor prima del negoziato che ha portato per l’Italia alla concessione dell’aumento immediato delle quote del 5% (6% per quanto già detto), il nostro Paese aveva fruito come tutti gli altri paesi della UE di un aumento dell’1% deciso nei primi mesi del 2008e divenuto operativo con la campagna 2008/09. Inizialmente questo aumento era passato abbastanza inosservato, poiché a causa delle difficoltà della macchina burocratica non era stato possibile suddividerlo tra i produttori traducendolo in aumenti delle quote individualmente disponibili, tuttavia i suoi effetti si erano fatti sentire a posteriori al momento del bilancio della campagna e quindi della compensazione tra esuberi e deficit. Infatti, mentre per la campagna 2007/08 si erano avuti circa 1.500 produttori con prelievo (già ridotti a meno di un terzo rispetto agli anni immediatamente precedenti) per un prelievo imputato di quasi 170 milioni di euro (importo in moderata riduzione rispetto alle precedenti campagne), nella campagna 2008/09 le aziende soggette a prelievo erano scese a meno di 900, mentre l’importo corrispondente si era ridotto del 70%
Rama, D., La legge 33/2009 sulle quote latte: problemi di opportunità, equità e trasparenza, <<AGRIREGIONIEUROPA>>, 2010; 6 (23): 50-52 [http://hdl.handle.net/10807/32922]
La legge 33/2009 sulle quote latte: problemi di opportunità, equità e trasparenza
Rama, Daniele
2010
Abstract
Si deve ricordare che ancor prima del negoziato che ha portato per l’Italia alla concessione dell’aumento immediato delle quote del 5% (6% per quanto già detto), il nostro Paese aveva fruito come tutti gli altri paesi della UE di un aumento dell’1% deciso nei primi mesi del 2008e divenuto operativo con la campagna 2008/09. Inizialmente questo aumento era passato abbastanza inosservato, poiché a causa delle difficoltà della macchina burocratica non era stato possibile suddividerlo tra i produttori traducendolo in aumenti delle quote individualmente disponibili, tuttavia i suoi effetti si erano fatti sentire a posteriori al momento del bilancio della campagna e quindi della compensazione tra esuberi e deficit. Infatti, mentre per la campagna 2007/08 si erano avuti circa 1.500 produttori con prelievo (già ridotti a meno di un terzo rispetto agli anni immediatamente precedenti) per un prelievo imputato di quasi 170 milioni di euro (importo in moderata riduzione rispetto alle precedenti campagne), nella campagna 2008/09 le aziende soggette a prelievo erano scese a meno di 900, mentre l’importo corrispondente si era ridotto del 70%I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.