Introduzione La Malattia di Parkinson (MP) è la seconda malattia neurodegenerativa più frequente nell’invecchiamento e nel mondo 8,5 milioni di persone vivono con la MP. Oggigiorno la terapia è per lo più sintomatologica e non sono ancora disponibili terapie disease modifying utili a contrastarne l’evoluzione. In questo scenario la riabilitazione riveste un ruolo importante sia per rallentarne la progressione nelle fasi iniziali sia per il trattamento delle complicanze nelle fasi moderate e gravi. Tuttavia, sebbene il bisogno riabilitativo sia molto elevato, gli anni vissuti con disabilità nella MP sono pari a 5,8 milioni, con un tasso di crescita più che raddoppiato dal 2000 [1], e molti pazienti non hanno accesso ai trattamenti. La TeleRiabilitazione (TR) rappresenta una possibile risposta a questo bisogno, in particolare nelle fasi precoci di malattia, consentendo di ampliare l’accesso alle cure riabilitative. Rimane tuttavia oggetto di dibattito sia l’effettiva efficacia di questi trattamenti (Obiettivo uno, OB1) sia l’identificazione delle caratteristiche del paziente candidabile a tale intervento (Obiettivo due, OB2). Materiali e Metodi Una coorte di individui con MP che ha eseguito un trattamento in TeleRiabilitazione o un trattamento convenzionale (Gruppo di Controllo, GC) è stata individuata in ottica retrospettiva tra studi randomizzati controllati precedentemente condotti negli anni 2018 e 2019 presso l’IRCCS Fondazione Don Carlo Gnocchi di Milano. Le caratteristiche dei pazienti con MP includevano: stadio lieve-moderato, con punteggio di Hoehn e Yahr maggiore di uno virgola cinque e minore di tre; terapia farmacologica stabilizzata; freezing score inferiore a due alla Unified Parkinson’s Disease Rating Scale; tempo e impatto funzionale delle discinesie inferiori a due alla Unified Parkinson’s Disease Rating Scale. Le caratteristiche del trattamento in TeleRiabilitazione erano: accordo con le linee guida per la MP [2]; finalizzazione al miglioramento della capacità fisica; frequenza pari a cinque sessioni a settimana; intensità adattiva; tempo totale di riabilitazione pari a quarantasei ore; erogazione tramite piattaforma dedicata; monitoraggio domiciliare. Le caratteristiche del trattamento nel Gruppo di Controllo consistevano in un programma di autoriabilitazione al domicilio, basato su indicazioni verbali e su un manuale cartaceo per il paziente, che includeva attività fisiche consigliate per pazienti con MP in accordo con le raccomandazioni disponibili [3]. Per l’Obiettivo uno, la verifica dell’efficacia del trattamento, valutata al tempo zero prima del trattamento e al tempo uno dopo il trattamento, il confronto tra TeleRiabilitazione e Gruppo di Controllo è stato effettuato mediante un’analisi della varianza con fattori gruppo e tempo sulle seguenti misure di outcome: funzionamento motorio, valutato tramite il Six Minutes Walking Test come misura di capacità funzionale e del cammino; funzionamento cognitivo, valutato tramite il Montreal Cognitive Assessment come indice di funzionalità cognitiva globale; partecipazione, valutata tramite il Parkinson Disease Questionnaire a otto item come misura di salute auto-percepita. Per l’Obiettivo due, volto a identificare le caratteristiche della coorte che predicono una migliore risposta al trattamento in TeleRiabilitazione, è stata condotta un’analisi di regressione logistica che includeva dati clinici, demografici e di risonanza magnetica, comprensivi della microstruttura delle aree mesencefaliche e dei gangli della base e della volumetria dei gangli della base, correlati con l’essere migliorati o stabili oppure peggiorati dopo il trattamento nei diversi outcome. Risultati Sono stati raccolti i dati di settantadue pazienti con MP nel gruppo di TeleRiabilitazione, di cui trentasette maschi, con età media pari a sessantotto virgola sessanta anni e deviazione standard di otto virgola zero cinque, e di ventidue pazienti con MP nel Gruppo di Controllo, di cui dodici maschi, con età media pari a settanta virgola trentasei anni e deviazione standard di cinque virgola ventiquattro. Per l’Obiettivo uno, i risultati mostrano: un miglioramento dell’outcome motorio esclusivamente nel gruppo di TeleRiabilitazione, con un’interazione significativa tra gruppo e tempo e assenza di differenze tra i gruppi al tempo zero; un miglioramento del punteggio al Montreal Cognitive Assessment nel solo gruppo di TeleRiabilitazione, con significatività elevata e assenza di differenze tra i gruppi al tempo zero; nessun cambiamento tra tempo zero e tempo uno nel punteggio di partecipazione, con punteggi iniziali più elevati nel Gruppo di Controllo rispetto al gruppo di TeleRiabilitazione. Per l’Obiettivo due, i risultati indicano che l’integrità dell’amigdala e il sesso maschile predicono un miglioramento dell’outcome motorio misurato con il Parkinson Disease Questionnaire a otto item. Non sono stati invece individuati predittori significativi per gli altri outcome. Conclusioni I risultati di questo studio dimostrano l’efficacia della TeleRiabilitazione nel migliorare la capacità fisica e il cammino nei pazienti con MP in stadio lieve-moderato, in linea con i dati disponibili sulla riabilitazione convenzionale svolta in ambito clinico [2]. Il coinvolgimento dell’amigdala sia nel sistema limbico-emotivo sia nel controllo della marcia, insieme all’evidenza del legame tra sovraccarico emotivo e rischio di caduta, può spiegare tali risultati, così come la presenza di connessioni striato-fronto-parietali associate alle capacità residue del cammino. Il sesso maschile come predittore di efficacia, infine, è coerente con evidenze preliminari che suggeriscono una maggiore responsività degli uomini al trattamento; tuttavia, tale risultato richiede ulteriori approfondimenti attraverso studi futuri.

Cabinio, M., Pagliari, C., Di Tella, S., Rossetto, F., Borgnis, F., Cazzoli, M., Blasi, V., Baglio, F., RIABILITAZIONE DEL MOVIMENTO IN PAZIENTI CON MALATTIA DI PARKINSON,EFFICACIA DELLA TELERIABILITAZIONE E PREDITTORI DI EFFICACIA., Abstract de <<XXII CONGRESSO NAZIONALE S.I.R.N.>>, (Riva del Garda (TN), 16-18 April 2023 ), MEDI K, Limena (PD) 2023: 1-287 [https://hdl.handle.net/10807/327540]

RIABILITAZIONE DEL MOVIMENTO IN PAZIENTI CON MALATTIA DI PARKINSON, EFFICACIA DELLA TELERIABILITAZIONE E PREDITTORI DI EFFICACIA.

Pagliari, Chiara;Di Tella, Sonia;Rossetto, Federica;Borgnis, Francesca;Blasi, Valeria;Baglio, Francesca
2023

Abstract

Introduzione La Malattia di Parkinson (MP) è la seconda malattia neurodegenerativa più frequente nell’invecchiamento e nel mondo 8,5 milioni di persone vivono con la MP. Oggigiorno la terapia è per lo più sintomatologica e non sono ancora disponibili terapie disease modifying utili a contrastarne l’evoluzione. In questo scenario la riabilitazione riveste un ruolo importante sia per rallentarne la progressione nelle fasi iniziali sia per il trattamento delle complicanze nelle fasi moderate e gravi. Tuttavia, sebbene il bisogno riabilitativo sia molto elevato, gli anni vissuti con disabilità nella MP sono pari a 5,8 milioni, con un tasso di crescita più che raddoppiato dal 2000 [1], e molti pazienti non hanno accesso ai trattamenti. La TeleRiabilitazione (TR) rappresenta una possibile risposta a questo bisogno, in particolare nelle fasi precoci di malattia, consentendo di ampliare l’accesso alle cure riabilitative. Rimane tuttavia oggetto di dibattito sia l’effettiva efficacia di questi trattamenti (Obiettivo uno, OB1) sia l’identificazione delle caratteristiche del paziente candidabile a tale intervento (Obiettivo due, OB2). Materiali e Metodi Una coorte di individui con MP che ha eseguito un trattamento in TeleRiabilitazione o un trattamento convenzionale (Gruppo di Controllo, GC) è stata individuata in ottica retrospettiva tra studi randomizzati controllati precedentemente condotti negli anni 2018 e 2019 presso l’IRCCS Fondazione Don Carlo Gnocchi di Milano. Le caratteristiche dei pazienti con MP includevano: stadio lieve-moderato, con punteggio di Hoehn e Yahr maggiore di uno virgola cinque e minore di tre; terapia farmacologica stabilizzata; freezing score inferiore a due alla Unified Parkinson’s Disease Rating Scale; tempo e impatto funzionale delle discinesie inferiori a due alla Unified Parkinson’s Disease Rating Scale. Le caratteristiche del trattamento in TeleRiabilitazione erano: accordo con le linee guida per la MP [2]; finalizzazione al miglioramento della capacità fisica; frequenza pari a cinque sessioni a settimana; intensità adattiva; tempo totale di riabilitazione pari a quarantasei ore; erogazione tramite piattaforma dedicata; monitoraggio domiciliare. Le caratteristiche del trattamento nel Gruppo di Controllo consistevano in un programma di autoriabilitazione al domicilio, basato su indicazioni verbali e su un manuale cartaceo per il paziente, che includeva attività fisiche consigliate per pazienti con MP in accordo con le raccomandazioni disponibili [3]. Per l’Obiettivo uno, la verifica dell’efficacia del trattamento, valutata al tempo zero prima del trattamento e al tempo uno dopo il trattamento, il confronto tra TeleRiabilitazione e Gruppo di Controllo è stato effettuato mediante un’analisi della varianza con fattori gruppo e tempo sulle seguenti misure di outcome: funzionamento motorio, valutato tramite il Six Minutes Walking Test come misura di capacità funzionale e del cammino; funzionamento cognitivo, valutato tramite il Montreal Cognitive Assessment come indice di funzionalità cognitiva globale; partecipazione, valutata tramite il Parkinson Disease Questionnaire a otto item come misura di salute auto-percepita. Per l’Obiettivo due, volto a identificare le caratteristiche della coorte che predicono una migliore risposta al trattamento in TeleRiabilitazione, è stata condotta un’analisi di regressione logistica che includeva dati clinici, demografici e di risonanza magnetica, comprensivi della microstruttura delle aree mesencefaliche e dei gangli della base e della volumetria dei gangli della base, correlati con l’essere migliorati o stabili oppure peggiorati dopo il trattamento nei diversi outcome. Risultati Sono stati raccolti i dati di settantadue pazienti con MP nel gruppo di TeleRiabilitazione, di cui trentasette maschi, con età media pari a sessantotto virgola sessanta anni e deviazione standard di otto virgola zero cinque, e di ventidue pazienti con MP nel Gruppo di Controllo, di cui dodici maschi, con età media pari a settanta virgola trentasei anni e deviazione standard di cinque virgola ventiquattro. Per l’Obiettivo uno, i risultati mostrano: un miglioramento dell’outcome motorio esclusivamente nel gruppo di TeleRiabilitazione, con un’interazione significativa tra gruppo e tempo e assenza di differenze tra i gruppi al tempo zero; un miglioramento del punteggio al Montreal Cognitive Assessment nel solo gruppo di TeleRiabilitazione, con significatività elevata e assenza di differenze tra i gruppi al tempo zero; nessun cambiamento tra tempo zero e tempo uno nel punteggio di partecipazione, con punteggi iniziali più elevati nel Gruppo di Controllo rispetto al gruppo di TeleRiabilitazione. Per l’Obiettivo due, i risultati indicano che l’integrità dell’amigdala e il sesso maschile predicono un miglioramento dell’outcome motorio misurato con il Parkinson Disease Questionnaire a otto item. Non sono stati invece individuati predittori significativi per gli altri outcome. Conclusioni I risultati di questo studio dimostrano l’efficacia della TeleRiabilitazione nel migliorare la capacità fisica e il cammino nei pazienti con MP in stadio lieve-moderato, in linea con i dati disponibili sulla riabilitazione convenzionale svolta in ambito clinico [2]. Il coinvolgimento dell’amigdala sia nel sistema limbico-emotivo sia nel controllo della marcia, insieme all’evidenza del legame tra sovraccarico emotivo e rischio di caduta, può spiegare tali risultati, così come la presenza di connessioni striato-fronto-parietali associate alle capacità residue del cammino. Il sesso maschile come predittore di efficacia, infine, è coerente con evidenze preliminari che suggeriscono una maggiore responsività degli uomini al trattamento; tuttavia, tale risultato richiede ulteriori approfondimenti attraverso studi futuri.
2023
Italiano
XXII CONGRESSO NAZIONALE S.I.R.N. Riva del Garda 16/18 Aprile 2023 MOVIMENTO, ESPERIENZA ED EMOZIONE: PERCORSI IN NEURORIABILITAZIONE TRA SCIENZA E COSCIENZA
XXII CONGRESSO NAZIONALE S.I.R.N.
Riva del Garda (TN)
16-apr-2023
18-apr-2023
MEDI K
Cabinio, M., Pagliari, C., Di Tella, S., Rossetto, F., Borgnis, F., Cazzoli, M., Blasi, V., Baglio, F., RIABILITAZIONE DEL MOVIMENTO IN PAZIENTI CON MALATTIA DI PARKINSON,EFFICACIA DELLA TELERIABILITAZIONE E PREDITTORI DI EFFICACIA., Abstract de <<XXII CONGRESSO NAZIONALE S.I.R.N.>>, (Riva del Garda (TN), 16-18 April 2023 ), MEDI K, Limena (PD) 2023: 1-287 [https://hdl.handle.net/10807/327540]
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