Il saggio indaga come lo spazio urbano plasmi o neutralizzi il “noi”. Parigi è stata emblematica: per Benjamin, il progetto urbanistico di Haussmann vale come meccanismo disciplinare che spezza i legami e spinge ai margini chi è sgradito. La Comune, pur fallita, ha fatto balenare un margine resistenziale: torcere il reticolo del potere e aprire interstizi di autogoverno. Su queste coordinate si innesta Barthes: sabotare i rettangoli, che sono la forma restaurativa dello spazio Haussmanizzato, attraverso l’idiorritmia, modello monastico del monte Athos, che diventa controffensiva del comune.
Gomarasca, P., Spazio per noi. Prossemica del convivere, <<AUT AUT>>, 2025; (408): 62-70 [https://hdl.handle.net/10807/325198]
Spazio per noi. Prossemica del convivere
Gomarasca, Paolo
2025
Abstract
Il saggio indaga come lo spazio urbano plasmi o neutralizzi il “noi”. Parigi è stata emblematica: per Benjamin, il progetto urbanistico di Haussmann vale come meccanismo disciplinare che spezza i legami e spinge ai margini chi è sgradito. La Comune, pur fallita, ha fatto balenare un margine resistenziale: torcere il reticolo del potere e aprire interstizi di autogoverno. Su queste coordinate si innesta Barthes: sabotare i rettangoli, che sono la forma restaurativa dello spazio Haussmanizzato, attraverso l’idiorritmia, modello monastico del monte Athos, che diventa controffensiva del comune.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



