Il contributo mira a esaminare alcune delle posizioni giurisprudenziali emerse in tema di accertamento della causalità nelle interazioni psichiche penalmente rilevanti. Nell’ambito del concorso morale, la clausola di stile del “rafforzamento psichico” è divenuta in passato e continua a divenire oggi l’espediente retorico con cui aggirare la prova dell’effettivo apporto causale di ciascun concorrente alla realizzazione del fatto, in contrasto con quanto affermato dalle Sezioni Unite Mannino. Anche nelle fattispecie di parte speciale costruite su dinamiche di condizionamento interpersonale, come gli atti persecutori e la truffa, l’accertamento dell’evento psichico e quello della causalità psichica raramente sono condotti con rigore. Pur nei limiti dell’attuale assetto legislativo, l’applicazione del “modello Franzese” nel settore in esame - a patto che si rifugga da semplificazioni e fraintendimenti (come quelli che hanno inficiato le decisioni emesse nel processo alla Commissione Grandi Rischi) - pare costituire l’unica soluzione in linea con i principi che informano il diritto e il processo penale.

Lamanuzzi, M., L’accertamento causale nelle interazioni psichiche: percorsi giurisprudenziali, <<DIRITTO PENALE E PROCESSO>>, 2025; (11): 1371-1382 [https://hdl.handle.net/10807/324707]

L’accertamento causale nelle interazioni psichiche: percorsi giurisprudenziali

Lamanuzzi, Marta
2025

Abstract

Il contributo mira a esaminare alcune delle posizioni giurisprudenziali emerse in tema di accertamento della causalità nelle interazioni psichiche penalmente rilevanti. Nell’ambito del concorso morale, la clausola di stile del “rafforzamento psichico” è divenuta in passato e continua a divenire oggi l’espediente retorico con cui aggirare la prova dell’effettivo apporto causale di ciascun concorrente alla realizzazione del fatto, in contrasto con quanto affermato dalle Sezioni Unite Mannino. Anche nelle fattispecie di parte speciale costruite su dinamiche di condizionamento interpersonale, come gli atti persecutori e la truffa, l’accertamento dell’evento psichico e quello della causalità psichica raramente sono condotti con rigore. Pur nei limiti dell’attuale assetto legislativo, l’applicazione del “modello Franzese” nel settore in esame - a patto che si rifugga da semplificazioni e fraintendimenti (come quelli che hanno inficiato le decisioni emesse nel processo alla Commissione Grandi Rischi) - pare costituire l’unica soluzione in linea con i principi che informano il diritto e il processo penale.
2025
Italiano
Lamanuzzi, M., L’accertamento causale nelle interazioni psichiche: percorsi giurisprudenziali, <<DIRITTO PENALE E PROCESSO>>, 2025; (11): 1371-1382 [https://hdl.handle.net/10807/324707]
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