Questo studio si immerge nel fenomeno dei neologismi del web cinese, veri e propri specchi del disagio sociale e generazionale, analizzando in particolare l'uso e la funzione di 卷 (juǎn) all'interno delle conversazioni online della diaspora cinese in Italia. Originariamente derivante dal termine accademico 内卷 (nèijuǎn, ‘involuzione’), che descrive una competizione interna a rendimenti decrescenti, juǎn si è evoluto per affermarsi come espressione popolare di una profonda condizione di esaurimento psicologico e frustrazione sociale che pervade la gioventù cinese. La ricerca, basata su un'analisi approfondita di 978 commenti raccolti dal forum online cineseitalia.com, svela come il termine juǎn venga impiegato per articolare le motivazioni centrali della scelta migratoria e le percezioni della madrepatria all'interno di questa comunità diasporica. I risultati mostrano che juǎn è una parola chiave che incarna un pervasivo senso di competizione esasperata, esaurimento e impotenza, un malessere che i parlanti non solo percepiscono ma spesso interiorizzano come fallimento personale. Il suo significato, forte di una potente metafora visiva di contrazione, tensione e sforzo, si estende ben oltre gli ambiti lavorativo ed educativo, abbracciando le pressioni sociali legate a tappe fondamentali della vita come il matrimonio e la genitorialità. L'analisi rivela come juǎn sia fondamentale nella costruzione di una topografia discorsiva dove la Cina è presentata come lo ‘spazio del juǎn’, un sistema opprimente da cui si cerca una fuga attiva, un'alternativa alla resistenza passiva incarnata da neologismi come 躺平 (tǎngpíng, lett. ‘sdraiarsi in posizione supina’). Di conseguenza, la vita all'estero, e in particolare in Italia, è definita per opposizione come uno spazio ‘anti-juǎn’, non solo un luogo di nuove opportunità, ma soprattutto una ricerca di uno stile di vita più autentico e significativo. Questo si traduce nel recupero di "senso di rilassatezza, di spazio e di atmosfera", in netto contrasto con l'esistenza frenetica e iper-competitiva percepita nella madrepatria. In sintesi, l'analisi del neologismo juǎn dimostra come una singola parola possa diventare un potente strumento diagnostico e una lente culturale per comprendere le profonde ansie di una generazione e narrare il significato dell'esperienza migratoria, concettualizzata come fuga da un sistema insostenibile e ricerca di un'esistenza più autentica e a misura d'uomo.
Tucci, T., Uno studio sul neologismo juǎn (卷) negli spazi online della diaspora cinese in Italia, <<QUADERNI ASIATICI>>, 2025; (151): 5-26 [https://hdl.handle.net/10807/323857]
Uno studio sul neologismo juǎn (卷) negli spazi online della diaspora cinese in Italia
Tucci, Tommaso
2025
Abstract
Questo studio si immerge nel fenomeno dei neologismi del web cinese, veri e propri specchi del disagio sociale e generazionale, analizzando in particolare l'uso e la funzione di 卷 (juǎn) all'interno delle conversazioni online della diaspora cinese in Italia. Originariamente derivante dal termine accademico 内卷 (nèijuǎn, ‘involuzione’), che descrive una competizione interna a rendimenti decrescenti, juǎn si è evoluto per affermarsi come espressione popolare di una profonda condizione di esaurimento psicologico e frustrazione sociale che pervade la gioventù cinese. La ricerca, basata su un'analisi approfondita di 978 commenti raccolti dal forum online cineseitalia.com, svela come il termine juǎn venga impiegato per articolare le motivazioni centrali della scelta migratoria e le percezioni della madrepatria all'interno di questa comunità diasporica. I risultati mostrano che juǎn è una parola chiave che incarna un pervasivo senso di competizione esasperata, esaurimento e impotenza, un malessere che i parlanti non solo percepiscono ma spesso interiorizzano come fallimento personale. Il suo significato, forte di una potente metafora visiva di contrazione, tensione e sforzo, si estende ben oltre gli ambiti lavorativo ed educativo, abbracciando le pressioni sociali legate a tappe fondamentali della vita come il matrimonio e la genitorialità. L'analisi rivela come juǎn sia fondamentale nella costruzione di una topografia discorsiva dove la Cina è presentata come lo ‘spazio del juǎn’, un sistema opprimente da cui si cerca una fuga attiva, un'alternativa alla resistenza passiva incarnata da neologismi come 躺平 (tǎngpíng, lett. ‘sdraiarsi in posizione supina’). Di conseguenza, la vita all'estero, e in particolare in Italia, è definita per opposizione come uno spazio ‘anti-juǎn’, non solo un luogo di nuove opportunità, ma soprattutto una ricerca di uno stile di vita più autentico e significativo. Questo si traduce nel recupero di "senso di rilassatezza, di spazio e di atmosfera", in netto contrasto con l'esistenza frenetica e iper-competitiva percepita nella madrepatria. In sintesi, l'analisi del neologismo juǎn dimostra come una singola parola possa diventare un potente strumento diagnostico e una lente culturale per comprendere le profonde ansie di una generazione e narrare il significato dell'esperienza migratoria, concettualizzata come fuga da un sistema insostenibile e ricerca di un'esistenza più autentica e a misura d'uomo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



