L’elevata presenza di cittadini stranieri all’interno della popolazione carceraria è sovente oggetto di strumentalizzazione politica e mediatica. Un dato che viene utilizzato per alimentare stereotipi già radicati nell’opinione pubblica e, conseguentemente, per legittimare l’adozione di politiche securitarie. Il presente articolo si propone, da un lato, di dimostrare come gli stereotipi in questione possano essere agevolmente decostruiti attraverso l’analisi delle evidenze empiriche; dall’altro, di evidenziare in che modo essi incidano concretamente sulle possibilità di re-inserimento o - spesso - inserimento sociale delle persone straniere detenute e, più in generale, sull’effettività dei diritti fondamentali che devono essere loro garantiti.
Lamanuzzi, M., La condizione dello straniero detenuto fra stereotipi culturali e (mancate) chances di (re)inserimento sociale, <<Voci di dentro>>, 2025; (57): 56-58 [https://hdl.handle.net/10807/323736]
La condizione dello straniero detenuto fra stereotipi culturali e (mancate) chances di (re)inserimento sociale
Lamanuzzi, Marta
2025
Abstract
L’elevata presenza di cittadini stranieri all’interno della popolazione carceraria è sovente oggetto di strumentalizzazione politica e mediatica. Un dato che viene utilizzato per alimentare stereotipi già radicati nell’opinione pubblica e, conseguentemente, per legittimare l’adozione di politiche securitarie. Il presente articolo si propone, da un lato, di dimostrare come gli stereotipi in questione possano essere agevolmente decostruiti attraverso l’analisi delle evidenze empiriche; dall’altro, di evidenziare in che modo essi incidano concretamente sulle possibilità di re-inserimento o - spesso - inserimento sociale delle persone straniere detenute e, più in generale, sull’effettività dei diritti fondamentali che devono essere loro garantiti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



