Laudato si’, seconda enciclica di papa Francesco, si è segnalata dal suo apparire quale testo sorprendente e innovativo, attirando l’attenzione di credenti e non credenti, tanto da divenire il testo magisteriale più citato in ambito accademico e scientifi co. Don Roberto Maier, docente di Teologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore e redattore della Rivista, nota come in ambito ecclesiale le sfi de più profonde proposte dall’enciclica non siano state ancora pienamente accolte, al di là di lodevoli riprese settoriali. A dieci anni dalla sua pubblicazione, ap- pare più chiaro come l’intenzione di Francesco mirasse a proporre la questione ecologica come luogo teologico sintetico, e il tema della casa comune come la provocazione alla presa in carico della responsabilità culturale di ripensare il destino umano sul pianeta.
Maier, R. G., Laudato si'. Quel che resta da fare, <<RIVISTA DEL CLERO ITALIANO>>, 2025; 2025 (9): 608-623 [https://hdl.handle.net/10807/321996]
Laudato si'. Quel che resta da fare
Maier, Roberto Giorgio
Primo
2025
Abstract
Laudato si’, seconda enciclica di papa Francesco, si è segnalata dal suo apparire quale testo sorprendente e innovativo, attirando l’attenzione di credenti e non credenti, tanto da divenire il testo magisteriale più citato in ambito accademico e scientifi co. Don Roberto Maier, docente di Teologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore e redattore della Rivista, nota come in ambito ecclesiale le sfi de più profonde proposte dall’enciclica non siano state ancora pienamente accolte, al di là di lodevoli riprese settoriali. A dieci anni dalla sua pubblicazione, ap- pare più chiaro come l’intenzione di Francesco mirasse a proporre la questione ecologica come luogo teologico sintetico, e il tema della casa comune come la provocazione alla presa in carico della responsabilità culturale di ripensare il destino umano sul pianeta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



