Fashion Industry e “lavoro povero”: l’amministrazione giudiziaria delle aziende di moda per la prevenzione del caporalato

The article examines the recent measures (art. 34 Legislative Decree no. 159/2011) ordered by the Autonomous Section for Preventative Measures of the Court of Milan against some renowned Fashion Industries for the facilitation of the crime of labour exploitation. Starting from the deficits of compliance in the control of the working conditions of the spupply chain, the Author reflects on the assumptions and purposes of the preventative measures, also with the aim of including them in the framework of the instruments of public management and/or control of companies and taking into account the points of contact with the regulation of the corporate liability provided by the Legislative Decree no. 231/2001.

Il contributo esamina i recenti provvedimenti di amministrazione giudiziaria (art. 34 d.lgs. n. 159/2011) disposti dalla Sezione Autonoma Misure di Prevenzione del Tribunale di Milano nei confronti di rinomate aziende del settore della moda e del lusso per l’agevolazione colposa del delitto di “caporalato”, materialmente commesso in seno alle ditte cui era stata appaltata la produzione dei beni. Muovendo dai riscontri investigativi sui (gravi) deficit di compliance nel controllo delle condizioni di lavoro della filiera produttiva, quasi del tutto esternalizzata, l’Autrice riflette sui presupposti e le finalità delle misure di prevenzione destinate alle aziende, anche al fine di inscriverle nel quadro dei molteplici strumenti di gestione e/o controllo pubblico delle imprese e tenendo conto dei punti di contatto con la disciplina della responsabilità degli enti di cui al d.lgs. n. 231/2001.