Come possiamo chiarire il concetto di “competenza motoria” ? Penso che il modo migliore sia quello di farla coincidere con il concetto di compito , di saper fare, di saper agire con efficacia anche in contesti ambientali differenti. La riuscita del compito sarà l’elemento di valutazione del grado di competenza. L’essere umano nel corso del suo percorso ontogenetico sviluppa una serie di competenze che possiamo definire prevalentemente : • motorie quando si manifestano attraverso il movimento • intellettive quando è evidente il coinvolgimento cognitivo (memorizzazione, elaborazione mentale, intuizione) • sociali e comunicative quando si evidenziano nelle capacità di stare con gli altri, di accettarli , di condividerne e/o rispettarne pareri ed opinioni, di farsi capire, di evitare inutili conflittualità Il concetto di competenza oltre al concetto di saper fare contiene in sé anche un presupposto implicito di riuscita del compito e dunque di qualità dell’agire. Possedere buone competenze motorie non vuol dire infatti che il soggetto si sa muovere, ma che si sa muovere bene e lo fa con sicurezza e sistematicità. Chiameremo competenze motorie quelle abilità che hanno una elevata percentuale di efficacia e di riuscita del compito ; lo stesso discorso vale per le competenze cognitive e comunicativo-sociali. In realtà non esiste una suddivisione sistematica tra gli ambiti motorio, sociale ed intellettivo in quanto abbiamo da sempre ribadito il concetto dell’unitarietà della persona. Il saper eseguire bene, in modo efficace ed automatizzato un compito motorio (correre, camminare, giocare a calcio etc) dipende non solo dalle competenze motorie ma in modo determinante anche da quelle intellettive e viene influenzato anche dai rapporti interpersonali. Possiamo individuare tre le grandi famiglie o categorie di abilità e di competenze da sviluppare nella scuola primaria attraverso le attività motorio-sportive, in quanto indispensabili ed utili al bambino per potersi rapportare in modo efficace nell’ambiente : le competenze motorio-intellettive (saper controllare efficacemente le posture assunte dal nostro corpo adattandole alle dimensioni spazio-temporali; saper padroneggiare i movimenti segmentari degli arti nei gesti di coordinazione fine; saper coordinare le parti del corpo nei gesti globali che consentono al bambino di imparare le innumerevoli tipologie di spostamento nell’ambiente, di combinazione motoria, di variazione di postura); le competenze socio-motorie (saper attivare coerenti comportamenti relazionali basati su rapporti di conoscenza, collaborazione, rispetto, fiducia, responsabilità , stima, aiuto nei confronti dell’altro), le competenze espressivo-comunicative (conoscere e padroneggiare le modalità di comunicazione verbale e non verbale )

Eid, L., Casolo, F., Le competenze nelle scienze motorie e sportive. Verso una Literacy motoria europea, Franco Angeli, Miano 2007: 14 [https://hdl.handle.net/10807/319661]

Le competenze nelle scienze motorie e sportive. Verso una Literacy motoria europea

Eid, Luca;Casolo, Francesco
2007

Abstract

Come possiamo chiarire il concetto di “competenza motoria” ? Penso che il modo migliore sia quello di farla coincidere con il concetto di compito , di saper fare, di saper agire con efficacia anche in contesti ambientali differenti. La riuscita del compito sarà l’elemento di valutazione del grado di competenza. L’essere umano nel corso del suo percorso ontogenetico sviluppa una serie di competenze che possiamo definire prevalentemente : • motorie quando si manifestano attraverso il movimento • intellettive quando è evidente il coinvolgimento cognitivo (memorizzazione, elaborazione mentale, intuizione) • sociali e comunicative quando si evidenziano nelle capacità di stare con gli altri, di accettarli , di condividerne e/o rispettarne pareri ed opinioni, di farsi capire, di evitare inutili conflittualità Il concetto di competenza oltre al concetto di saper fare contiene in sé anche un presupposto implicito di riuscita del compito e dunque di qualità dell’agire. Possedere buone competenze motorie non vuol dire infatti che il soggetto si sa muovere, ma che si sa muovere bene e lo fa con sicurezza e sistematicità. Chiameremo competenze motorie quelle abilità che hanno una elevata percentuale di efficacia e di riuscita del compito ; lo stesso discorso vale per le competenze cognitive e comunicativo-sociali. In realtà non esiste una suddivisione sistematica tra gli ambiti motorio, sociale ed intellettivo in quanto abbiamo da sempre ribadito il concetto dell’unitarietà della persona. Il saper eseguire bene, in modo efficace ed automatizzato un compito motorio (correre, camminare, giocare a calcio etc) dipende non solo dalle competenze motorie ma in modo determinante anche da quelle intellettive e viene influenzato anche dai rapporti interpersonali. Possiamo individuare tre le grandi famiglie o categorie di abilità e di competenze da sviluppare nella scuola primaria attraverso le attività motorio-sportive, in quanto indispensabili ed utili al bambino per potersi rapportare in modo efficace nell’ambiente : le competenze motorio-intellettive (saper controllare efficacemente le posture assunte dal nostro corpo adattandole alle dimensioni spazio-temporali; saper padroneggiare i movimenti segmentari degli arti nei gesti di coordinazione fine; saper coordinare le parti del corpo nei gesti globali che consentono al bambino di imparare le innumerevoli tipologie di spostamento nell’ambiente, di combinazione motoria, di variazione di postura); le competenze socio-motorie (saper attivare coerenti comportamenti relazionali basati su rapporti di conoscenza, collaborazione, rispetto, fiducia, responsabilità , stima, aiuto nei confronti dell’altro), le competenze espressivo-comunicative (conoscere e padroneggiare le modalità di comunicazione verbale e non verbale )
2007
Italiano
Monografia o trattato scientifico
978-88-464-9018-6
Franco Angeli
Eid, L., Casolo, F., Le competenze nelle scienze motorie e sportive. Verso una Literacy motoria europea, Franco Angeli, Miano 2007: 14 [https://hdl.handle.net/10807/319661]
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