La difesa delle parti originarie a seguito dell’intervento coatto di un terzo nel processo di primo grado riformato

Con il presente contributo, l’Autore, dato conto delle modifiche intervenute per effetto della Riforma del 2022 (e del successivo c.d. “Correttivo”), si occupa della individuazione del perimetro e della disciplina dei poteri delle parti «originarie» a seguito dell’ingresso sulla scena processuale di un terzo chiamato da una delle parti, per ordine del giudice o anche dal terzo (già) chiamato. Secondo l’Autore, l’esercizio di tali poteri, in tutte le ipotesi considerate, va rigorosamente limitato a quelle attività difensive che si giustifichino in termini di ius variandi in replica alle difese (in senso ampio) del terzo chiamato, la chiamata di un terzo non potendo costituire motivo di rimessione in termini per quelle attività, ormai precluse, che erano già rilevanti nel rapporto tra parti originarie.