Le forme dell’odio contemporaneo (hate speech) assumono uno spettro di comportamenti molto diversi tra loro, e tuttavia è possibile indagare ciò che le unisce, ossia comprendere le caratteristiche comuni delle dinamiche sociali e psicologiche che guidano l’ostilità umana, differenti poi da persona a persona. La prima parte del contributo discute l'hate speech come “categoria ambigua ma utile”; quindi si rilevano le caratteristoche del web sociale che facilitano la propagazione dell'odio e, infine, si evidenzia come si modificano i discorsi in termini di contenuti.
Pasta, S., (S)parlare onlife: hate speech, flame wars e flussi comunicativi nel web sociale, in Macinai, E., Biemmi, I. (ed.), Rimettere i diritti al centro. Infanzia, partecipazione, equità, FrancoAngeli, Milano 2025: 62- 78 [https://hdl.handle.net/10807/317942]
(S)parlare onlife: hate speech, flame wars e flussi comunicativi nel web sociale
Pasta, Stefano
2025
Abstract
Le forme dell’odio contemporaneo (hate speech) assumono uno spettro di comportamenti molto diversi tra loro, e tuttavia è possibile indagare ciò che le unisce, ossia comprendere le caratteristiche comuni delle dinamiche sociali e psicologiche che guidano l’ostilità umana, differenti poi da persona a persona. La prima parte del contributo discute l'hate speech come “categoria ambigua ma utile”; quindi si rilevano le caratteristoche del web sociale che facilitano la propagazione dell'odio e, infine, si evidenzia come si modificano i discorsi in termini di contenuti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



