L’educazione fisica (EF) nella Società 5.0 si configura come un “fatto educativo” complesso, che va oltre la mera trasmissione di abilità motorie per assumere una dimensione epistemologica e assiologica rinnovata. Questo contesto tecnologico e umanistico richiede un superamento dei paradigmi tradizionali, favorendo un approccio integrato che coniughi rigore empirico, interpretazione critica e sensibilità etica. L’alfabetizzazione motoria emerge come fondamento pedagogico, valorizzando la motivazione, la competenza e la partecipazione continuativa all’attività fisica lungo tutto l’arco della vita. La riflessione storica e teorica evidenzia l’evoluzione dell’EF da pratica militaristica a disciplina inclusiva e orientata alla salute, oggi chiamata a confrontarsi con le potenzialità e i rischi delle innovazioni digitali. Strumenti come la realtà virtuale, i dispositivi indossabili e l’intelligenza artificiale offrono opportunità di personalizzazione, ma sollevano questioni relative alla sorveglianza e alla riduzione del corpo a dato misurabile. Per affrontare questa complessità, la ricerca in EF è spinta verso metodologie ibride — quantitativo-qualitative, partecipative ed etnografiche — capaci di integrare dati oggettivi e vissuti soggettivi, specialmente di gruppi marginalizzati. Il futuro dell’EF nella Società 5.0 dipenderà da una visione transdisciplinare e da una pedagogia sostenibile, fondata su pluralismo metodologico, consapevolezza critica e rispetto per l’agency degli apprendenti.
Cereda, F., La pedagogia in movimento: ripensare l'epistemologia dell'educazione fisica nella Società 5.0, in REN- Research on Educational Neuroscience 2025, (Roma, 06-07 June 2025), Edizioni Universitarie Romane, Roma 2025:<<ARTICOLO TRENTATRÉ>>,40 395-396 [https://hdl.handle.net/10807/317476]
La pedagogia in movimento: ripensare l'epistemologia dell'educazione fisica nella Società 5.0
Cereda, Ferdinando
Writing – Review & Editing
2025
Abstract
L’educazione fisica (EF) nella Società 5.0 si configura come un “fatto educativo” complesso, che va oltre la mera trasmissione di abilità motorie per assumere una dimensione epistemologica e assiologica rinnovata. Questo contesto tecnologico e umanistico richiede un superamento dei paradigmi tradizionali, favorendo un approccio integrato che coniughi rigore empirico, interpretazione critica e sensibilità etica. L’alfabetizzazione motoria emerge come fondamento pedagogico, valorizzando la motivazione, la competenza e la partecipazione continuativa all’attività fisica lungo tutto l’arco della vita. La riflessione storica e teorica evidenzia l’evoluzione dell’EF da pratica militaristica a disciplina inclusiva e orientata alla salute, oggi chiamata a confrontarsi con le potenzialità e i rischi delle innovazioni digitali. Strumenti come la realtà virtuale, i dispositivi indossabili e l’intelligenza artificiale offrono opportunità di personalizzazione, ma sollevano questioni relative alla sorveglianza e alla riduzione del corpo a dato misurabile. Per affrontare questa complessità, la ricerca in EF è spinta verso metodologie ibride — quantitativo-qualitative, partecipative ed etnografiche — capaci di integrare dati oggettivi e vissuti soggettivi, specialmente di gruppi marginalizzati. Il futuro dell’EF nella Società 5.0 dipenderà da una visione transdisciplinare e da una pedagogia sostenibile, fondata su pluralismo metodologico, consapevolezza critica e rispetto per l’agency degli apprendenti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



