Ai giorni nostri la distinzione tra studi strategici e ricerche sulla pace sembra diventata obsoleta. Il paradigma della sicurezza globale ha prodotto un contenitore abbastanza ampio da accogliere tutte le diverse forme in cui tradizionalmente si era espresso il problema della guerra e della pace. Non potrebbe esservi differenza più grande rispetto a qualche anno fa, quando una precisa scelta di temi e concetti rivelava una specifica impostazione teorica e normativa. Questo saggio propone una ricostruzione storica che aiuti a chiarire i mutamenti avvenuti sia in termini di slittamento di problema , sia di trasformazione di campi sociali. Concentrandosi sull'ambito delle ricerche sulla pace europee e sul quadro più generale degli approcci critici, solidaristici o cosmopolitici, esso offre un'interpretazione del percorso seguito da alcuni dei problemi teorici e normativi che stavano alla base della loro esperienza, e in particolare (a) sul rapporto tra esigenza normativa e teoria scientifica, (b) sulle relazioni tra i diversi livelli analitici e sociali a cui si pone il problema della sicurezza e (c) sul modo di concepire la violenza e la pace che caratterizza queste scuole. I cambiamenti nelle forme della violenza politica internazionale non possono essere considerati solo come un mero dato di fatto. Se pensiamo che le trasformazioni nella realtà siano anche trasformazioni nei problemi che guidano la ricerca, allora c'è spazio per scoprire che non tutto quadra nella sintesi teorica che oggi sembra affermarsi nella disciplina
Procacci, S., Dalla Peace Research alla Scuola di Copenhagen. Sviluppi e trasformazioni di un programma di ricerca, <<POLIS WORKING PAPERS>>, 2011; 2011 (Febbraio): 1-34 [http://hdl.handle.net/10807/31609]
Dalla Peace Research alla Scuola di Copenhagen. Sviluppi e trasformazioni di un programma di ricerca
Procacci, Stefano
2011
Abstract
Ai giorni nostri la distinzione tra studi strategici e ricerche sulla pace sembra diventata obsoleta. Il paradigma della sicurezza globale ha prodotto un contenitore abbastanza ampio da accogliere tutte le diverse forme in cui tradizionalmente si era espresso il problema della guerra e della pace. Non potrebbe esservi differenza più grande rispetto a qualche anno fa, quando una precisa scelta di temi e concetti rivelava una specifica impostazione teorica e normativa. Questo saggio propone una ricostruzione storica che aiuti a chiarire i mutamenti avvenuti sia in termini di slittamento di problema , sia di trasformazione di campi sociali. Concentrandosi sull'ambito delle ricerche sulla pace europee e sul quadro più generale degli approcci critici, solidaristici o cosmopolitici, esso offre un'interpretazione del percorso seguito da alcuni dei problemi teorici e normativi che stavano alla base della loro esperienza, e in particolare (a) sul rapporto tra esigenza normativa e teoria scientifica, (b) sulle relazioni tra i diversi livelli analitici e sociali a cui si pone il problema della sicurezza e (c) sul modo di concepire la violenza e la pace che caratterizza queste scuole. I cambiamenti nelle forme della violenza politica internazionale non possono essere considerati solo come un mero dato di fatto. Se pensiamo che le trasformazioni nella realtà siano anche trasformazioni nei problemi che guidano la ricerca, allora c'è spazio per scoprire che non tutto quadra nella sintesi teorica che oggi sembra affermarsi nella disciplinaI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.