This paper examines the role of infant-school teachers in the early twentieth century, focusing on whether the earliest training programs introduced between the Giolitti Era and the rise of fascism enhanced their professional competence. It also considers the knock-on impact of this training on the quality of education and teaching in nursery schools. To this end, particular attention is paid to a source often overlooked in educational historiography: contemporary education and schooling journals. Indeed, from the 1800s onward, these publications played a crucial role in disseminating teaching methods, transmitting values, shaping teachers’ lifestyle choices, and supporting their professional development.

L’indagine approfondisce la figura delle educatrici infantili nel primo Novecento. La ricerca si prefigge di mettere in luce se i primi percorsi formativi per quelle lavoratrici, istituiti solo tra età giolittiana e avvento del fascismo, condussero a un miglioramento della loro professionalità e, di conseguenza, della condizione in cui versavano gli asili dal punto di vista educativo-didattico. A tale fine, si è posta l’attenzione su una fonte solo parzialmente valorizzata dalla storiografia educativa, ovvero le riviste educative e scolastiche coeve, che dall’800 in poi assunsero un ruolo centrale nel veicolare le modalità dei processi d’istruzione e di educazione, nel trasmettere valori e stili di vita agli insegnanti e nel sostenere le loro rivendicazioni professionali.

Bressanelli, R. G., «Povere vecchie semianalfabete, poveri ruderi umani»: le maestre d’asilo agli inizi del Novecento, <<NUOVA SECONDARIA>>, 2025; XLII (9): 157-168 [https://hdl.handle.net/10807/316086]

«Povere vecchie semianalfabete, poveri ruderi umani»: le maestre d’asilo agli inizi del Novecento

Bressanelli, Renata Giovanna
2025

Abstract

L’indagine approfondisce la figura delle educatrici infantili nel primo Novecento. La ricerca si prefigge di mettere in luce se i primi percorsi formativi per quelle lavoratrici, istituiti solo tra età giolittiana e avvento del fascismo, condussero a un miglioramento della loro professionalità e, di conseguenza, della condizione in cui versavano gli asili dal punto di vista educativo-didattico. A tale fine, si è posta l’attenzione su una fonte solo parzialmente valorizzata dalla storiografia educativa, ovvero le riviste educative e scolastiche coeve, che dall’800 in poi assunsero un ruolo centrale nel veicolare le modalità dei processi d’istruzione e di educazione, nel trasmettere valori e stili di vita agli insegnanti e nel sostenere le loro rivendicazioni professionali.
2025
Italiano
Bressanelli, R. G., «Povere vecchie semianalfabete, poveri ruderi umani»: le maestre d’asilo agli inizi del Novecento, <<NUOVA SECONDARIA>>, 2025; XLII (9): 157-168 [https://hdl.handle.net/10807/316086]
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