La Corte di cassazione, chiamata a decidere sul tragico crollo dell’Hotel Rigopiano, ripercorre, con eleganza e rigore, i grandi temi di parte generale che normalmente incrociano la verificazione di un disastro. L’“imprevisto” della valanga determina una “risalita” e un “arretramento” nella gestione del rischio tipico: la regola è quella di giocare d’anticipo, potendosi fare ben poco nella fase dell’emergenza. Apprezzabile, infine, la sensibilità dei giudici nell’evitare le “trappole” dei bias cognitivi e nel riconoscere piena cittadinanza (seppure a “intermittenza”) al principio dell’(in)esigibilità nella teoria della colpa.
Quaranta, D., Il problema non è la caduta (della valanga), ma l’atterraggio (del sistema di prevenzione): la Cassazione sul disastro di Rigopiano, tra gestione (anticipata) del rischio ed esigibilità della condotta doverosa, <<SISTEMA PENALE>>, 2025; 2025 (5): 49-82 [https://hdl.handle.net/10807/315357]
Il problema non è la caduta (della valanga), ma l’atterraggio (del sistema di prevenzione): la Cassazione sul disastro di Rigopiano, tra gestione (anticipata) del rischio ed esigibilità della condotta doverosa
Quaranta, Dario
2025
Abstract
La Corte di cassazione, chiamata a decidere sul tragico crollo dell’Hotel Rigopiano, ripercorre, con eleganza e rigore, i grandi temi di parte generale che normalmente incrociano la verificazione di un disastro. L’“imprevisto” della valanga determina una “risalita” e un “arretramento” nella gestione del rischio tipico: la regola è quella di giocare d’anticipo, potendosi fare ben poco nella fase dell’emergenza. Apprezzabile, infine, la sensibilità dei giudici nell’evitare le “trappole” dei bias cognitivi e nel riconoscere piena cittadinanza (seppure a “intermittenza”) al principio dell’(in)esigibilità nella teoria della colpa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



