I cambiamenti e le trasformazioni sociali, economiche, tecnologiche e ambientali che nell’attuale momento storico stanno investendo la nostra società susseguendosi con frequenza sempre maggiore, chiamano in causa il mondo delle politiche in maniera cogente richiedendo una sempre maggiore capacità di gestione di realtà complesse. E’ probabilmente a partire da queste trasformazioni che origina l’attuale nascita di nuovi modelli e strumenti di governo, in risposta alla necessità di occuparsi in maniera coerente e risolutiva delle sempre più eterogenee e complesse istanze provenienti dalla società: governance, sussidiarietà, partecipazione, sviluppo locale, open government, sono soltanto alcuni gli esempi di questo nuovo modo di pensare le politiche ed i processi di gestione del cambiamento. Con il presente contributo si cercherà di mettere in rapporto i cambiamenti dei contesti sociali, così come dei processi e degli strumenti di gestione della polis, con i modelli d'intervento psicologici. Il proposito è quello di evidenziare le possibilità offerte dalla psicologia in ordine al trattare le dimensioni di significazione che organizzano i sistemi di convivenza. Dimensioni di significazione che, come si vedrà, svolgono una rilevante funzione organizzante rispetto all’implementazione delle nuove policies entro tali sistemi di convivenza. Verranno quindi proposte in chiave psicologica, ovvero secondo un insieme ben delineato di paradigmi teorici, delle ipotesi interpretative di alcune questioni che sembrano ricorrere in maniera ostacolante entro i processi di cambiamento delle policies. Per avanzare così delle ipotesi integrative tra la psicologia e il mondo della gestione della polis attraverso le quali traguardare ad uno sviluppo possibile di questi ambiti e discipline.
Antonini, M., Psicologia e politiche pubbliche: ipotesi di integrazione per il governo delle reti sociali complesse, <<Labsus Papers>>, 2012; (1): 1-8 [https://hdl.handle.net/10807/314642]
Psicologia e politiche pubbliche: ipotesi di integrazione per il governo delle reti sociali complesse
Antonini, Matteo
2012
Abstract
I cambiamenti e le trasformazioni sociali, economiche, tecnologiche e ambientali che nell’attuale momento storico stanno investendo la nostra società susseguendosi con frequenza sempre maggiore, chiamano in causa il mondo delle politiche in maniera cogente richiedendo una sempre maggiore capacità di gestione di realtà complesse. E’ probabilmente a partire da queste trasformazioni che origina l’attuale nascita di nuovi modelli e strumenti di governo, in risposta alla necessità di occuparsi in maniera coerente e risolutiva delle sempre più eterogenee e complesse istanze provenienti dalla società: governance, sussidiarietà, partecipazione, sviluppo locale, open government, sono soltanto alcuni gli esempi di questo nuovo modo di pensare le politiche ed i processi di gestione del cambiamento. Con il presente contributo si cercherà di mettere in rapporto i cambiamenti dei contesti sociali, così come dei processi e degli strumenti di gestione della polis, con i modelli d'intervento psicologici. Il proposito è quello di evidenziare le possibilità offerte dalla psicologia in ordine al trattare le dimensioni di significazione che organizzano i sistemi di convivenza. Dimensioni di significazione che, come si vedrà, svolgono una rilevante funzione organizzante rispetto all’implementazione delle nuove policies entro tali sistemi di convivenza. Verranno quindi proposte in chiave psicologica, ovvero secondo un insieme ben delineato di paradigmi teorici, delle ipotesi interpretative di alcune questioni che sembrano ricorrere in maniera ostacolante entro i processi di cambiamento delle policies. Per avanzare così delle ipotesi integrative tra la psicologia e il mondo della gestione della polis attraverso le quali traguardare ad uno sviluppo possibile di questi ambiti e discipline.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



