Seguendo una lunga tradizione di dibattito e riflessione critica attorno alle riforme nel sistema formativo, Oppi ha deciso di dedicare il dossier 2024 di Oppinformazioni al tema dell’orientamento perché rappresenta una sfida interessante. L’orientamento è tanto sottaciuto (considerato generalmente ‘minore’ nell’ordine delle preoccupazioni educative e scolastiche che meritano allarme), quanto evocato ‘a tratti’ dagli addetti ai lavori e talvolta diventa oggetto di riforma (si vedano le Linee Guida del mim del Dicembre 2022), senza tuttavia costituire – se non raramente – un pretesto di confronto, una questione “sensibile” o divisiva, una necessità incombente. Si può essere “pro” o “contro” l’orientamento? Non direi, per chiunque è una cosa che si può fare, ma se anche non si fa, nulla cambia. Si tratta invece, come cercheremo di mostrare, di un nodo fondamentale per il lavoro educativo che impatta innanzitutto sul ‘mestiere’ dello studente1 e, in modo più indiretto ma comunque marcato, sulla professionalità docente e sulla tenuta della relazione educativa, chiamando in causa i genitori ancor prima che gli insegnanti.
Colombo, M., L’orientamento nella scuola e per la vita. Il risveglio delle politiche scolastiche a sostegno dell’agency giovanile, <<OPPINFORMAZIONI>>, 2024; (136-137): 2-14 [https://hdl.handle.net/10807/313188]
L’orientamento nella scuola e per la vita. Il risveglio delle politiche scolastiche a sostegno dell’agency giovanile
Colombo, Maddalena
2024
Abstract
Seguendo una lunga tradizione di dibattito e riflessione critica attorno alle riforme nel sistema formativo, Oppi ha deciso di dedicare il dossier 2024 di Oppinformazioni al tema dell’orientamento perché rappresenta una sfida interessante. L’orientamento è tanto sottaciuto (considerato generalmente ‘minore’ nell’ordine delle preoccupazioni educative e scolastiche che meritano allarme), quanto evocato ‘a tratti’ dagli addetti ai lavori e talvolta diventa oggetto di riforma (si vedano le Linee Guida del mim del Dicembre 2022), senza tuttavia costituire – se non raramente – un pretesto di confronto, una questione “sensibile” o divisiva, una necessità incombente. Si può essere “pro” o “contro” l’orientamento? Non direi, per chiunque è una cosa che si può fare, ma se anche non si fa, nulla cambia. Si tratta invece, come cercheremo di mostrare, di un nodo fondamentale per il lavoro educativo che impatta innanzitutto sul ‘mestiere’ dello studente1 e, in modo più indiretto ma comunque marcato, sulla professionalità docente e sulla tenuta della relazione educativa, chiamando in causa i genitori ancor prima che gli insegnanti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.