Il virus respiratorio sinciziale (RSV), virus stagionale ed altamente contagioso, è una delle principali cause delle infezioni respiratorie acute (ARI) e della malattia del tratto respiratorio inferiore (LRTD) nei neonati e nei bambini di età inferiore ai 5 anni ma anche nella popolazione adulta e anziana, specialmente nei pazienti immunocompromessi o con patologie croniche. La vaccinazione contro RSV, oggi possibile, rappresenta una risposta di Sanità Pubblica ad un bisogno medico finora insoddisfatto. Il vaccino ricombinante RSVPreF3, adiuvato con AS01E, è il primo vaccino ad aver ricevuto l’approvazione dagli enti regolatori per la prevenzione della LRTD da RSV negli adulti di età ≥ 60 anni. Obiettivo del presente lavoro è stato sviluppare un report di HTA sull’utilizzo di RSVPreF3 OA nella popolazione anziana italiana. A tale scopo, è stata condotta una valutazione multidisciplinare del vaccino RSVPreF3 OA, mediante una revisione completa e critica delle evidenze scientifiche disponibili sui domini clinici e non clinici del Core Model® EUnetHTA. La modellizzazione dell’impatto clinico ed economico ha previsto l’utilizzo del modello di Costo-Efficacia del Virus Respiratorio Sinciziale per Adulti (ARIEL), modello Markov statico multi-coorte, adattato al setting italiano, al fine di valutare il rapporto costo- efficacia del vaccino RSVPreF3 OA rispetto alla non vaccinazione. L'incidenza annuale di infezioni da RSV negli adulti è stimata intorno a 3 -7% e aumenta con l'età, raggiungendo il picco negli over65. RSV è responsabile di circa il 3-10% di tutte le ospedalizzazioni per ARI negli adulti e il tasso di mortalità per RSV in adulti ospedalizzati può raggiungere il 7-10%. Nei pazienti di età ≥60 anni ospedalizzati l’infezione da RSV si manifesta spesso come grave malattia delle vie respiratorie inferiori, con alte percentuali di polmonite (66%), necessità di ventilazione meccanica (21%), ammissione in terapia intensiva (18%) e letalità a breve e lungo termine. Gli adulti a maggior rischio di ricovero associato ad infezione da RSV sono quelli affetti da BPCO, asma, insufficienza cardiaca congestizia, malattia coronarica, malattia cerebrovascolare, diabete e malattia renale cronica, così come i residenti nelle strutture di assistenza a lungo termine, i soggetti fragili, di età avanzata (≥75 anni) o con immunità compromessa. Le evidenze ad oggi disponibili dimostrano quanto segue: una singola dose del vaccino RSVpreF3 OA risulta altamente immunogena verso i ceppi di RSV A e B attualmente in circolazione; risulta efficace, per due stagioni consecutive, nel prevenire qualsiasi LRTD da RSV A e B, LRTD da RSV severa e ARI da RSV; il titolo di anticorpi totali e neutralizzanti in seguito a una singola dose persiste per almeno 13/14 mesi; RSVpreF3 OA è un vaccino sicuro e può essere co-somministrato con diversi vaccini antinfluenzali attualmente disponibili per gli anziani. Il Board per il Calendario per la Vita ha recentemente espresso la forte raccomandazione sull’opportunità della vaccinazione anti-RSV nei soggetti di età ≥75 anni e negli adulti di età ≥60 anni affetti da patologie croniche. Sulla base di tale raccomandazione, considerando un orizzonte temporale di 3 anni, corrispondente a tre stagioni consecutive, ed assumendo coperture vaccinali (CV) pari a quelli dell’influenza, il modello economico ha stimato che vaccinando il 56,7% degli adulti 75+ si potrebbero evitare 277.019 casi di RSV-ARI, 180.967 casi di RSV-LRTD e 33.298 ricoveri correlati a RSV, con una riduzione dei costi sanitari diretti pari a € 157.755.358, rispetto alla non vaccinazione. Nella popolazione a rischio 60+, il modello ha stimato che, con una CV del 13,3%, la vaccinazione con RSVpreF3 potrebbe evitare 98.136 casi di RSV-ARI, 64.379 casi di RSV-LRTD e 22.368 ricoveri correlati a RSV, con una riduzione dei costi diretti pari a € 97.825.309. Nell'analisi del caso base, l'ICER per il vaccino RSVPreF3 OA rispetto alla non vaccinazione, per la popolazione 75+ è risultato pari a € 17.348 per QALY guadagnato mentre per la popolazione 60+ ad alto rischio è risultato di €7.803/ QALY I risultati di questa analisi indicano che un programma di vaccinazione che utilizza una dose del vaccino adiuvato RSVPreF3 OA nella popolazione di età ≥ 75 anni e nella popolazione ad alto rischio ≥ 60 anni, offre il potenziale per una sostanziale riduzione del carico di malattia associato all’RSV negli adulti/anziani in Italia e potenziali riduzioni dei costi diretti per il Servizio Sanitario Nazionale. Tenendo conto dell’impatto sociosanitario significativo delle infezioni da RSV nella popolazione adulta a rischio e anziana e dell’associato unmet need, la vaccinazione con una singola dose di RSVpreF3 OA è raccomandabile anche in Italia. I risultati di questo HTA potrebbero, pertanto, essere utili per supportare i decisori e i professionisti sanitari nel prendere decisioni evidence-based sulla vaccinazione contro l’RSV in Italia.
Calabrò, G. E., Rizzo, C., Domnich, A., De Waure, C., Rumi, F., Bonanni, P., Boccalini, S., Bechini, A., Panatto, D., Amicizia, D., Amodio, L. E., Costantino, C., Bert, F., Lo Moro, G., Di Pietro, M. L., Giuffrida, S., Giordano, V., Conversano, M., Russo, C., Spadea, A., Ansaldi, F., Grammatico, F., Ricciardi, R., Torrisi, M., Porretta, A. D., Arzilli, G., Scarpaleggia, M., Bertola, C., Vece, M., Lupi, C., Lorenzini, E., Massaro, E., Tocco, M., Trapani, G., Zarcone, E., Munno, L., Zace, D., Petrella, L., Vitale, F., Ricciardi, W., Health Technology Assessment del vaccino ricombinante adiuvato contro il virus respiratorio sinciziale (Arexvy®), <<JOURNAL OF PREVENTIVE MEDICINE AND HYGIENE>>, 2024; 65 (2 Suppl 1): 1-159. [doi:10.15167/2421-4248/jpmh2024.65.2s1] [https://hdl.handle.net/10807/312972]
Health Technology Assessment del vaccino ricombinante adiuvato contro il virus respiratorio sinciziale (Arexvy®)
Rizzo, Caterina;De Waure, Chiara;Rumi, Filippo;Amodio, Luca Emanuele;Di Pietro, Maria Luisa;Zace, Drieda;Petrella, Luigi;Ricciardi, Walter
2024
Abstract
Il virus respiratorio sinciziale (RSV), virus stagionale ed altamente contagioso, è una delle principali cause delle infezioni respiratorie acute (ARI) e della malattia del tratto respiratorio inferiore (LRTD) nei neonati e nei bambini di età inferiore ai 5 anni ma anche nella popolazione adulta e anziana, specialmente nei pazienti immunocompromessi o con patologie croniche. La vaccinazione contro RSV, oggi possibile, rappresenta una risposta di Sanità Pubblica ad un bisogno medico finora insoddisfatto. Il vaccino ricombinante RSVPreF3, adiuvato con AS01E, è il primo vaccino ad aver ricevuto l’approvazione dagli enti regolatori per la prevenzione della LRTD da RSV negli adulti di età ≥ 60 anni. Obiettivo del presente lavoro è stato sviluppare un report di HTA sull’utilizzo di RSVPreF3 OA nella popolazione anziana italiana. A tale scopo, è stata condotta una valutazione multidisciplinare del vaccino RSVPreF3 OA, mediante una revisione completa e critica delle evidenze scientifiche disponibili sui domini clinici e non clinici del Core Model® EUnetHTA. La modellizzazione dell’impatto clinico ed economico ha previsto l’utilizzo del modello di Costo-Efficacia del Virus Respiratorio Sinciziale per Adulti (ARIEL), modello Markov statico multi-coorte, adattato al setting italiano, al fine di valutare il rapporto costo- efficacia del vaccino RSVPreF3 OA rispetto alla non vaccinazione. L'incidenza annuale di infezioni da RSV negli adulti è stimata intorno a 3 -7% e aumenta con l'età, raggiungendo il picco negli over65. RSV è responsabile di circa il 3-10% di tutte le ospedalizzazioni per ARI negli adulti e il tasso di mortalità per RSV in adulti ospedalizzati può raggiungere il 7-10%. Nei pazienti di età ≥60 anni ospedalizzati l’infezione da RSV si manifesta spesso come grave malattia delle vie respiratorie inferiori, con alte percentuali di polmonite (66%), necessità di ventilazione meccanica (21%), ammissione in terapia intensiva (18%) e letalità a breve e lungo termine. Gli adulti a maggior rischio di ricovero associato ad infezione da RSV sono quelli affetti da BPCO, asma, insufficienza cardiaca congestizia, malattia coronarica, malattia cerebrovascolare, diabete e malattia renale cronica, così come i residenti nelle strutture di assistenza a lungo termine, i soggetti fragili, di età avanzata (≥75 anni) o con immunità compromessa. Le evidenze ad oggi disponibili dimostrano quanto segue: una singola dose del vaccino RSVpreF3 OA risulta altamente immunogena verso i ceppi di RSV A e B attualmente in circolazione; risulta efficace, per due stagioni consecutive, nel prevenire qualsiasi LRTD da RSV A e B, LRTD da RSV severa e ARI da RSV; il titolo di anticorpi totali e neutralizzanti in seguito a una singola dose persiste per almeno 13/14 mesi; RSVpreF3 OA è un vaccino sicuro e può essere co-somministrato con diversi vaccini antinfluenzali attualmente disponibili per gli anziani. Il Board per il Calendario per la Vita ha recentemente espresso la forte raccomandazione sull’opportunità della vaccinazione anti-RSV nei soggetti di età ≥75 anni e negli adulti di età ≥60 anni affetti da patologie croniche. Sulla base di tale raccomandazione, considerando un orizzonte temporale di 3 anni, corrispondente a tre stagioni consecutive, ed assumendo coperture vaccinali (CV) pari a quelli dell’influenza, il modello economico ha stimato che vaccinando il 56,7% degli adulti 75+ si potrebbero evitare 277.019 casi di RSV-ARI, 180.967 casi di RSV-LRTD e 33.298 ricoveri correlati a RSV, con una riduzione dei costi sanitari diretti pari a € 157.755.358, rispetto alla non vaccinazione. Nella popolazione a rischio 60+, il modello ha stimato che, con una CV del 13,3%, la vaccinazione con RSVpreF3 potrebbe evitare 98.136 casi di RSV-ARI, 64.379 casi di RSV-LRTD e 22.368 ricoveri correlati a RSV, con una riduzione dei costi diretti pari a € 97.825.309. Nell'analisi del caso base, l'ICER per il vaccino RSVPreF3 OA rispetto alla non vaccinazione, per la popolazione 75+ è risultato pari a € 17.348 per QALY guadagnato mentre per la popolazione 60+ ad alto rischio è risultato di €7.803/ QALY I risultati di questa analisi indicano che un programma di vaccinazione che utilizza una dose del vaccino adiuvato RSVPreF3 OA nella popolazione di età ≥ 75 anni e nella popolazione ad alto rischio ≥ 60 anni, offre il potenziale per una sostanziale riduzione del carico di malattia associato all’RSV negli adulti/anziani in Italia e potenziali riduzioni dei costi diretti per il Servizio Sanitario Nazionale. Tenendo conto dell’impatto sociosanitario significativo delle infezioni da RSV nella popolazione adulta a rischio e anziana e dell’associato unmet need, la vaccinazione con una singola dose di RSVpreF3 OA è raccomandabile anche in Italia. I risultati di questo HTA potrebbero, pertanto, essere utili per supportare i decisori e i professionisti sanitari nel prendere decisioni evidence-based sulla vaccinazione contro l’RSV in Italia.File | Dimensione | Formato | |
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