"Non si amano soltanto le memorie felici". «Caro Michele» di Natalia Ginzburg

Whether Caro Michele is considered a story of a boy in flight, as Natalia Ginzburg intended, or as «a novel with no men», as Cesare Garboli wrote, it is a narrative of incommunicability and loss, tinged with an articulate phenomenology of remembrance. The paper examines the various forms assumed by memory in the protagonists’ reflections and in the system of characters, focussing on those passages in which memories nourish a problematic outcome or make possible the rediscovery of exceptional happy moments.

Che lo si consideri la storia di un ragazzo in fuga, come voleva Natalia Ginzburg, o un «romanzo senza uomini», come scrisse Cesare Garboli, Caro Michele narra una vicenda di incomunicabilità e di perdita, accompagnata da una complessa fenomenologia memoriale. L’articolo indaga le varie declinazioni assunte dalla memoria nelle riflessioni dei protagonisti e nel sistema dei personaggi, concentrandosi sui passaggi in cui i ricordi sono l’alimento di un consuntivo problematico o consentono di riscoprire rari momenti di felicità.