“Essere socialmente responsabili ai tempi del Covid”. Questa appare essere la grande sfida delle imprese italiane, e non solo, nell’era post-Covid. La pandemia ha modificato completamente gli obiettivi delle imprese del breve-medio periodo, a favore di un unico scopo finale che è rap-presentato dalla salvaguardia della salute di tutti. La storia recentissima mostra che tante aziende hanno riconvertito le proprie produzioni, han-no collaborato con organizzazioni non profit, si pensi alle donazioni ef-fettuate alla Croce Rossa, hanno acquistato macchinari per gli ospedali, oppure hanno contribuito alla costruzione di reparti ospedalieri. Tante imprese hanno contribuito anche allo sviluppo del proprio ter-ritorio durante questo periodo pandemico, portando avanti i principi dell’impresa vivente proposto da Vicari del 1991, secondo cui ogni azienda è radicata nel proprio territorio e contribuisce al suo sviluppo e, in una logica di circolarità, viene influenzata dalle esigenze dell’ambiente stesso in cui agisce. Tutte queste strategie aziendali rispondono, tra le altre cose, anche all’Obiettivo 3 proposto dall’Onu di assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età, secondo cui, nello specifico: “Per raggiungere lo sviluppo sostenibile è fondamentale garantire una vita sana e pro-muovere il benessere di tutti a tutte le età. Sono stati fatti grandi pro-gressi per quanto riguarda l’aumento dell’aspettativa di vita e la ridu-zione di alcune delle cause di morte più comuni legate alla mortalità in-fantile e materna. Sono stati compiuti significativi progressi nell’accesso all’acqua pulita e all’igiene, nella riduzione della malaria, della tubercolosi, della poliomielite e della diffusione dell’HIV/AIDS. Nonostante ciò, sono necessari molti altri sforzi per sradicare comple-tamente un’ampia varietà di malattie e affrontare numerose e diverse questioni relative alla salute, siano esse recenti o persistenti nel tem-po.”. In un mondo sconvolto dal Covid-19, in cui le imprese hanno sco-perto o riscoperto il proprio ruolo nella società, nel capitolo ci si inter-rogherà sul ruolo delle collaborazioni “cross-sector”, tra imprese e aziende non profit e come queste possono creare valore nel lungo pe-riodo anche in un momento critico come quello attuale.
Anzivino, A., Cross-sector collaborative partnerships ai tempi del Covid, in Giorgio Fiorentin, G. F. (ed.), Tutte le imprese devono essere sociali, Franco Angeli, Milano 2021: 168- 173 [https://hdl.handle.net/10807/307576]
Cross-sector collaborative partnerships ai tempi del Covid
Anzivino, Alessia
2021
Abstract
“Essere socialmente responsabili ai tempi del Covid”. Questa appare essere la grande sfida delle imprese italiane, e non solo, nell’era post-Covid. La pandemia ha modificato completamente gli obiettivi delle imprese del breve-medio periodo, a favore di un unico scopo finale che è rap-presentato dalla salvaguardia della salute di tutti. La storia recentissima mostra che tante aziende hanno riconvertito le proprie produzioni, han-no collaborato con organizzazioni non profit, si pensi alle donazioni ef-fettuate alla Croce Rossa, hanno acquistato macchinari per gli ospedali, oppure hanno contribuito alla costruzione di reparti ospedalieri. Tante imprese hanno contribuito anche allo sviluppo del proprio ter-ritorio durante questo periodo pandemico, portando avanti i principi dell’impresa vivente proposto da Vicari del 1991, secondo cui ogni azienda è radicata nel proprio territorio e contribuisce al suo sviluppo e, in una logica di circolarità, viene influenzata dalle esigenze dell’ambiente stesso in cui agisce. Tutte queste strategie aziendali rispondono, tra le altre cose, anche all’Obiettivo 3 proposto dall’Onu di assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età, secondo cui, nello specifico: “Per raggiungere lo sviluppo sostenibile è fondamentale garantire una vita sana e pro-muovere il benessere di tutti a tutte le età. Sono stati fatti grandi pro-gressi per quanto riguarda l’aumento dell’aspettativa di vita e la ridu-zione di alcune delle cause di morte più comuni legate alla mortalità in-fantile e materna. Sono stati compiuti significativi progressi nell’accesso all’acqua pulita e all’igiene, nella riduzione della malaria, della tubercolosi, della poliomielite e della diffusione dell’HIV/AIDS. Nonostante ciò, sono necessari molti altri sforzi per sradicare comple-tamente un’ampia varietà di malattie e affrontare numerose e diverse questioni relative alla salute, siano esse recenti o persistenti nel tem-po.”. In un mondo sconvolto dal Covid-19, in cui le imprese hanno sco-perto o riscoperto il proprio ruolo nella società, nel capitolo ci si inter-rogherà sul ruolo delle collaborazioni “cross-sector”, tra imprese e aziende non profit e come queste possono creare valore nel lungo pe-riodo anche in un momento critico come quello attuale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.