I prodotti assicurativi (in senso stretto) contribuiscono alla sostenibilità degli individui e delle imprese nella misura in cui permettono di fronteggiare le conseguenze economiche di sinistri che, altrimenti, ne metterebbero a repentaglio l’equilibrio economico e patrimoniale. Le forme di previdenza complementare, le assicurazioni sanitarie contro malattie gravi, le coperture dal rischio di autosufficienza e le coperture dai rischi catastrofali rappresentano alcuni esempi di prodotti assicurativi volti a coprire i rischi di sostenibilità e per i quali andrebbe auspicata una massiva e generalizzata diffusione. Nella prima parte del contributo si mostra come questo obiettivo è, in Italia, molto lontano dall’essere raggiunto evidenziando che una condizione necessaria (ma non sufficiente) per una maggiore copertura dei rischi di sostenibilità è individuata nell’incremento della propensione al risparmio degli individui e delle famiglie. Il mercato assicurativo è costituito anche da prodotti non strettamente assicurativi. In particolare, gran parte del mercato vita è trainato dai prodotti assicurativi d’investimento (IBIPs). Tali prodotti, in quanto forme di risparmio di medio-lungo periodo e pur non avendo una specifica valenza assicurativa, possono contribuire a mitigare i rischi di sostenibilità delle famiglie. La recente diffusione di prodotti assicurativi d’investimento con finalità ESG e, in prospettiva, la loro regolazione con adeguate forme di disclosure e reporting, può favorire il risparmio di coloro che sono maggiormente sensibili alle tematiche dello sviluppo sostenibile e in particolare delle generazioni più giovani che sono maggiormente esposte ai rischi di sostenibilità, contribuendo a generare un circolo virtuoso.
Floreani, A., I rischi di sostenibilità: il ruolo dei prodotti assicurativi, <<OSSERVATORIO MONETARIO>>, 2022; (1): 52-71 [https://hdl.handle.net/10807/306569]
I rischi di sostenibilità: il ruolo dei prodotti assicurativi
Floreani, Alberto
2022
Abstract
I prodotti assicurativi (in senso stretto) contribuiscono alla sostenibilità degli individui e delle imprese nella misura in cui permettono di fronteggiare le conseguenze economiche di sinistri che, altrimenti, ne metterebbero a repentaglio l’equilibrio economico e patrimoniale. Le forme di previdenza complementare, le assicurazioni sanitarie contro malattie gravi, le coperture dal rischio di autosufficienza e le coperture dai rischi catastrofali rappresentano alcuni esempi di prodotti assicurativi volti a coprire i rischi di sostenibilità e per i quali andrebbe auspicata una massiva e generalizzata diffusione. Nella prima parte del contributo si mostra come questo obiettivo è, in Italia, molto lontano dall’essere raggiunto evidenziando che una condizione necessaria (ma non sufficiente) per una maggiore copertura dei rischi di sostenibilità è individuata nell’incremento della propensione al risparmio degli individui e delle famiglie. Il mercato assicurativo è costituito anche da prodotti non strettamente assicurativi. In particolare, gran parte del mercato vita è trainato dai prodotti assicurativi d’investimento (IBIPs). Tali prodotti, in quanto forme di risparmio di medio-lungo periodo e pur non avendo una specifica valenza assicurativa, possono contribuire a mitigare i rischi di sostenibilità delle famiglie. La recente diffusione di prodotti assicurativi d’investimento con finalità ESG e, in prospettiva, la loro regolazione con adeguate forme di disclosure e reporting, può favorire il risparmio di coloro che sono maggiormente sensibili alle tematiche dello sviluppo sostenibile e in particolare delle generazioni più giovani che sono maggiormente esposte ai rischi di sostenibilità, contribuendo a generare un circolo virtuoso.File | Dimensione | Formato | |
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