Per indagare la fortuna tassiana nel contesto lombardo del tardo Cinquecento e del primo Seicento, il saggio assume due prospettive ritenute valide a documentare la sostanziale preferenza per il Tasso sacro, quello dell’ultima stagione della sua opera. Il primo caso è l’assidua opera di divulgazione prestata dal poeta Gherardo Borgogni, che dalle pagine del suo dialogo intitolato 'La fonte del diporto' (1598) attesta il gusto dei letterati gravitanti attorno all’Accademia milanese degli Inquieti; il secondo esempio è la duratura attenzione rivolta al poeta di Sorrento dal cardinal Federico Borromeo, dai primi appunti di lettura personale alle indicazioni normative di poetica, sino alla ‘funzione Tasso’ che il biografo Francesco Rivola adoperò in uno dei principali snodi della 'Vita' di Borromeo.
Ferro, R., Per la fortuna di Tasso in Lombardia: Gherardo Borgogni e Federico Borromeo, <<TESTO>>, 2024; 45 (Gennaio-Giugno): 61-79 [https://hdl.handle.net/10807/305516]
Per la fortuna di Tasso in Lombardia: Gherardo Borgogni e Federico Borromeo
Ferro, Roberta
Primo
Writing – Original Draft Preparation
2024
Abstract
Per indagare la fortuna tassiana nel contesto lombardo del tardo Cinquecento e del primo Seicento, il saggio assume due prospettive ritenute valide a documentare la sostanziale preferenza per il Tasso sacro, quello dell’ultima stagione della sua opera. Il primo caso è l’assidua opera di divulgazione prestata dal poeta Gherardo Borgogni, che dalle pagine del suo dialogo intitolato 'La fonte del diporto' (1598) attesta il gusto dei letterati gravitanti attorno all’Accademia milanese degli Inquieti; il secondo esempio è la duratura attenzione rivolta al poeta di Sorrento dal cardinal Federico Borromeo, dai primi appunti di lettura personale alle indicazioni normative di poetica, sino alla ‘funzione Tasso’ che il biografo Francesco Rivola adoperò in uno dei principali snodi della 'Vita' di Borromeo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



