Viaggiare lungo il sessantesimo parallelo nord significa intraprendere un viaggio destinato a ricondurci al punto di partenza: un viaggio verso casa sospinti dall’insinuante brezza della nostalgia. Ma che accade se una casa non c’è? Malachy Tallack, giornalista e cantautore inglese, classe 1980 – ospite dal 1 al 3 marzo al festival I Boreali promosso dalla casa editrice Iperborea presso il Teatro Parenti di Milano – racconta in Il grande Nord. Viaggio intorno al mondo lungo il sessantesimo parallelo (tr. it. di Stefania De Franco, Iperborea 2024, € 18,50) la sua nostalgia per le isole Shetland, dimora d’elezione della famiglia da quando lo scrittore aveva dieci anni, un luogo amato-odiato, abbandonato ma continuamente cercato, e mai sentito veramente “casa”. Mettersi in viaggio verso Nord, ricordava Margaret Atwood, significa allontanarsi dal cuore della civiltà per affrontare l’ignoto e l’altro, «significa entrare nel proprio inconscio».

Basso, I. M., Viaggio sulle tracce della linea invisibile. Intervista con Malachy Tallack, <<DISCIPLINE FILOSOFICHE>>, 2023-02-27 [https://hdl.handle.net/10807/300941]

Viaggio sulle tracce della linea invisibile. Intervista con Malachy Tallack

Basso, Ingrid Marina
2024

Abstract

Viaggiare lungo il sessantesimo parallelo nord significa intraprendere un viaggio destinato a ricondurci al punto di partenza: un viaggio verso casa sospinti dall’insinuante brezza della nostalgia. Ma che accade se una casa non c’è? Malachy Tallack, giornalista e cantautore inglese, classe 1980 – ospite dal 1 al 3 marzo al festival I Boreali promosso dalla casa editrice Iperborea presso il Teatro Parenti di Milano – racconta in Il grande Nord. Viaggio intorno al mondo lungo il sessantesimo parallelo (tr. it. di Stefania De Franco, Iperborea 2024, € 18,50) la sua nostalgia per le isole Shetland, dimora d’elezione della famiglia da quando lo scrittore aveva dieci anni, un luogo amato-odiato, abbandonato ma continuamente cercato, e mai sentito veramente “casa”. Mettersi in viaggio verso Nord, ricordava Margaret Atwood, significa allontanarsi dal cuore della civiltà per affrontare l’ignoto e l’altro, «significa entrare nel proprio inconscio».
Italiano
27-feb-2023
Basso, I. M., Viaggio sulle tracce della linea invisibile. Intervista con Malachy Tallack, <<DISCIPLINE FILOSOFICHE>>, 2023-02-27 [https://hdl.handle.net/10807/300941]
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