L’atto attestante l’ordinazione presbiterale effettuata dal vescovo di Pavia Centueri il 28 maggio 1390 ci consente di apprendere che a quella data Antonio Zeni, studente di diritto canonico nella città sul Ticino, era preposito della pieve di S. Vittore di Varese. La dignità prepositurale fu abbandonata entro il 1396; nel frattempo lo Zeni ottenne la cura di alcune chiese pavesi e infine nel biennio 1442-1443 fu vicario generale della diocesi di Milano.

Lucioni, A., Antonio Zeni, un preposito varesino del Trecento (finora) sconosciuto, <<Calandari d'ra Famiglia bosina>>, 2024; 70 (N/A): 50-55 [https://hdl.handle.net/10807/300822]

Antonio Zeni, un preposito varesino del Trecento (finora) sconosciuto

Lucioni, Alfredo
2024

Abstract

L’atto attestante l’ordinazione presbiterale effettuata dal vescovo di Pavia Centueri il 28 maggio 1390 ci consente di apprendere che a quella data Antonio Zeni, studente di diritto canonico nella città sul Ticino, era preposito della pieve di S. Vittore di Varese. La dignità prepositurale fu abbandonata entro il 1396; nel frattempo lo Zeni ottenne la cura di alcune chiese pavesi e infine nel biennio 1442-1443 fu vicario generale della diocesi di Milano.
2024
Italiano
Lucioni, A., Antonio Zeni, un preposito varesino del Trecento (finora) sconosciuto, <<Calandari d'ra Famiglia bosina>>, 2024; 70 (N/A): 50-55 [https://hdl.handle.net/10807/300822]
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