Riflettendo su analogie e differenze tra la redazione manoscritta e quella a stampa della raccolta di rime Fior di Delia di Antonio Ricco, il contribuito fornisce un’ipotesi sulla vicenda biografica dell’autore ‒ di cui si conosce pochissimo ‒ vissuto a cavallo tra il XV e il XVI secolo. Nell’articolo le modifiche che Antonio Ricco apporta all’edizione del libro di poesie sono ricondotte a un cambio di fruizione dei testi: la silloge manoscritta è da intendersi come destinata alla corte mantovana di Francesco II Gonzaga, quella a stampa è invece da considerare rivolta alla società veneziana di inizio Cinquecento. Il saggio si concentra in particolare su alcuni sonetti di argomento politico esclusi dalla raccolta a stampa, che sono presi in esame nel corpo dell’articolo e pubblicati in appendice.
Ferrari, A., L’eloquenza della struttura in un libro di rime: il caso di Antonio Ricco tra Mantova e Venezia, <<L’ ELLISSE>>, 2024; (XIX): 45-60 [https://hdl.handle.net/10807/297523]
L’eloquenza della struttura in un libro di rime: il caso di Antonio Ricco tra Mantova e Venezia
Ferrari, Alice
2024
Abstract
Riflettendo su analogie e differenze tra la redazione manoscritta e quella a stampa della raccolta di rime Fior di Delia di Antonio Ricco, il contribuito fornisce un’ipotesi sulla vicenda biografica dell’autore ‒ di cui si conosce pochissimo ‒ vissuto a cavallo tra il XV e il XVI secolo. Nell’articolo le modifiche che Antonio Ricco apporta all’edizione del libro di poesie sono ricondotte a un cambio di fruizione dei testi: la silloge manoscritta è da intendersi come destinata alla corte mantovana di Francesco II Gonzaga, quella a stampa è invece da considerare rivolta alla società veneziana di inizio Cinquecento. Il saggio si concentra in particolare su alcuni sonetti di argomento politico esclusi dalla raccolta a stampa, che sono presi in esame nel corpo dell’articolo e pubblicati in appendice.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.