Denaro devoto. La congregazione cassinese di fronte ai lasciti dei suoi fautori

The article aims to highlight some basic attitudes that the monastic communities belonging to the Cassinese Congregation and the Congregation as a whole seem to have adopted when solicited by the possibility of receiving bequests or donations. Broadley speaking, these attitudes, as well as the final decision whether to accept or decline such gestures of generosity, appear to have been closely related to the nature and the overall value of the objects conferred, the relevance of the burdens put on the receivers and the social standing of the donors, without however ever showing improper attachment to material goods by the benefiting communities.

Sono qui posti in evidenza alcuni atteggiamenti di fondo che le comunità monastiche appartenenti alla Congregazione cassinese e la Congregazione nel suo insieme sembrano aver adottato quando sollecitate dalla possibilità di ricevere lasciti o donazioni. In termini generali, questi atteggiamenti, così come la decisione finale se accettare o rifiutare tali gesti di generosità, sembrano essere stati strettamente correlati alla natura e al valore complessivo degli oggetti conferiti, alla rilevanza degli oneri gravanti sui riceventi e con la posizione sociale dei donatori, senza però mai mostrare un prevaricante attaccamento ai beni materiali da parte istituzioni beneficiarie.