Se per il gesuita tedesco Erich Przywara e per il sacerdote veronese Giuseppe Zamboni era possibile un dialogo fra Tommaso d’Aquino e Immanuel Kant, per Agostino Gemelli simile prospettiva era invece inaccettabile. Per tale ragione il rettore dell’Università Cattolica denunciò alla Suprema le opere dei due studiosi neoscolastici rivendicando per sé e per la “scuola di Milano” l’ortodossa interpretazione dell’Aquinate. Attraverso l’inedito materiale dell’Archivio dell’ex Sant’Uffizio è ora possibile approfondire alcuni aspetti del dibattito culturale intracattolico degli anni Trenta e soprattutto una delle vicende che hanno maggiormente segnato la storia dell’ateneo milanese: l’espulsione del professor Zamboni.
Ferrari, F., Fratture neoscolastiche. Gemelli vs. Przywara e Zamboni, <<GIORNALE DI STORIA>>, 2023; (43): 1-20 [https://hdl.handle.net/10807/297038]
Fratture neoscolastiche. Gemelli vs. Przywara e Zamboni
Ferrari, Federico
2023
Abstract
Se per il gesuita tedesco Erich Przywara e per il sacerdote veronese Giuseppe Zamboni era possibile un dialogo fra Tommaso d’Aquino e Immanuel Kant, per Agostino Gemelli simile prospettiva era invece inaccettabile. Per tale ragione il rettore dell’Università Cattolica denunciò alla Suprema le opere dei due studiosi neoscolastici rivendicando per sé e per la “scuola di Milano” l’ortodossa interpretazione dell’Aquinate. Attraverso l’inedito materiale dell’Archivio dell’ex Sant’Uffizio è ora possibile approfondire alcuni aspetti del dibattito culturale intracattolico degli anni Trenta e soprattutto una delle vicende che hanno maggiormente segnato la storia dell’ateneo milanese: l’espulsione del professor Zamboni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.