Reinhold e l'autorappresentazione del soggetto: un problema e una possibile soluzione

This essay reflects upon the subject’s self-representation as proposed in the first volume of Beiträge zur Berichtigung bisheriger Mißverständnisse der Philosophen by K.L. Reinhold. The primary aim is to discuss the issue that the subject, while engaging in self-representation, is simultaneously on the side of the object. This results in an identity between the two poles, in contrast with the notion that separation between them allows the possibility for representation in general, and specifically, self-representation. The second aim is to attempt to resolve this deadlock by considering the following points: (1) the principle of consciousness as a logical expression generated by the subject’s consciousness while perceiving himself as an agent; (2) the inseparable unity between representation and its logical structuring, both of which are produced by the subject and upon which the subject’s awareness of their own representation relies; (3) the theory of consciousness as a genetic theory.

La presente indagine propone una riflessione sulle condizioni di possibilità dell’auto-rappresentazione da parte del soggetto a partire dalla Fundamentallehre contenuta nel primo volume dei Beiträge zur Berichtigung bisheriger Mißverständnisse der Philosophen (1790) di Karl Leonhard Reinhold. La realizzabilità dell’autorappresentazione, consistente nella possibilità da parte del soggetto di conoscersi proprio in quanto rappresentante, pur rimanendo problematica, risulta maggiormente accessibile attraverso l’opera del 1790, anziché sulla scorta della teoria esposta nel Versuch einer neuen Theorie des Vorstellungsvermögens (1789). Soltanto nei Beiträge I infatti (1) il fondamento è costituito dalla stessa coscienza che si esprime in una proposizione che si fa contemporaneamente principio (Satz des Bewußtseins), (2) viene inaugurata per la prima volta la teoria della coscienza (Theorie des Bewußtseins) sulla quale si fonda la teoria della facoltà della conoscenza (Theorie des Erkenntnisvermögens) e (3) viene introdotta per la prima volta l’intuizione intellettuale (intellektuelle Anschauung).