Il progetto ‘Social, sostenibilità ambientale, Generazione Z’, frutto della collaborazione fra la cattedra di Pedagogia e formazione per la transizione ecologica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, l’Alta Scuola per l'Ambiente e Silea Spa vuole esplorare opinioni e sentire della Gen Z in ordine ai problemi della sostenibilità ambientale e della disponibilità ad agire mediante la comunicazione social. La Generazione Z interrogata attraverso la somministrazione di un questionario semi strutturato conferma come la sostenibilità sia un tema presente e rilevante sui social media, tuttavia, nonostante la letteratura evidenzi una massiccia esposizione dei giovani sui social, gli intervistati dichiarano di non voler compiere azioni di divulgazione in prima persona. Emerge che il protagonismo dei giovani deve essere cercato progettando azioni formative mirate, in grado di coinvolgerli attivamente come generazione che può contribuire alla buona riuscita della transizione ecologica.
Mazzoli, S., Zane, E., Social media activism e sostenibilità. Educare giovani attivisti digitali alla transizione ecologica., <<Q-TIMES WEBMAGAZINE>>, 2024; XVI (3): 847-865 [https://hdl.handle.net/10807/291677]
Social media activism e sostenibilità. Educare giovani attivisti digitali alla transizione ecologica.
Mazzoli, Serena
;Zane, Elisa
2024
Abstract
Il progetto ‘Social, sostenibilità ambientale, Generazione Z’, frutto della collaborazione fra la cattedra di Pedagogia e formazione per la transizione ecologica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, l’Alta Scuola per l'Ambiente e Silea Spa vuole esplorare opinioni e sentire della Gen Z in ordine ai problemi della sostenibilità ambientale e della disponibilità ad agire mediante la comunicazione social. La Generazione Z interrogata attraverso la somministrazione di un questionario semi strutturato conferma come la sostenibilità sia un tema presente e rilevante sui social media, tuttavia, nonostante la letteratura evidenzi una massiccia esposizione dei giovani sui social, gli intervistati dichiarano di non voler compiere azioni di divulgazione in prima persona. Emerge che il protagonismo dei giovani deve essere cercato progettando azioni formative mirate, in grado di coinvolgerli attivamente come generazione che può contribuire alla buona riuscita della transizione ecologica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.