Offrire oggi una “fondazione antropologica della mistica”, e non semplicemente della mistica in generale, ma di quella cristiana in senso rigoroso, significa presentare all’uomo contemporaneo un fatto tanto semplice quanto sconcertante: l’esperienza mistica è “normale nella sua eccezionalità”. Normale, perché possibile per ogni uomo che dalla religiosità naturale transiti per grazia alla vita di fede; eccezionale perché, sebbene per il fedele il fine di diritto sia la visione beatifica di Dio, l’esperienza mistica è doppiamente dono gratuito che si aggiunge al dono della fede, ma che da essa non è esigito necessariamente. Dio lo fa a chi vuole per il bene di tutti. Questa struttura consente al filosofo di riproporre con forza il valore del rapporto tra metafisica della creazione e antropologia (relazione di riconoscimento come razionale, libera e fiduciale, infinita apertura all’essere, ecc.), invitando a considerare la ragionevolezza dell’antropologia che pensa la totalità della persona come irriducibile agli altri/Altro (sociologisticamente o panteisticamente) e come essere incompiuto destinato al compimento per mezzo del libero consenso e per mano d’altri/Altro.

Colombo, G., Fondamenti antropologici della relazione di fede e della mistica, Contributed paper, in Filosofia e mistica, (UCSC Milano, 24-25 November 2010), Vita e Pensiero, MILANO -- ITA Citta' Del Vaticano 2011:<<filosofia ricerche/ filosofia ed esperienza religiosa>>,1 41-62 [http://hdl.handle.net/10807/29030]

Fondamenti antropologici della relazione di fede e della mistica

Colombo, Giuseppe
2011

Abstract

Offrire oggi una “fondazione antropologica della mistica”, e non semplicemente della mistica in generale, ma di quella cristiana in senso rigoroso, significa presentare all’uomo contemporaneo un fatto tanto semplice quanto sconcertante: l’esperienza mistica è “normale nella sua eccezionalità”. Normale, perché possibile per ogni uomo che dalla religiosità naturale transiti per grazia alla vita di fede; eccezionale perché, sebbene per il fedele il fine di diritto sia la visione beatifica di Dio, l’esperienza mistica è doppiamente dono gratuito che si aggiunge al dono della fede, ma che da essa non è esigito necessariamente. Dio lo fa a chi vuole per il bene di tutti. Questa struttura consente al filosofo di riproporre con forza il valore del rapporto tra metafisica della creazione e antropologia (relazione di riconoscimento come razionale, libera e fiduciale, infinita apertura all’essere, ecc.), invitando a considerare la ragionevolezza dell’antropologia che pensa la totalità della persona come irriducibile agli altri/Altro (sociologisticamente o panteisticamente) e come essere incompiuto destinato al compimento per mezzo del libero consenso e per mano d’altri/Altro.
2011
Italiano
Filosofia e mistica
Filosofia e mistica
UCSC Milano
Contributed paper
24-nov-2010
25-nov-2010
9788834321164
Vita e Pensiero
Colombo, G., Fondamenti antropologici della relazione di fede e della mistica, Contributed paper, in Filosofia e mistica, (UCSC Milano, 24-25 November 2010), Vita e Pensiero, MILANO -- ITA Citta' Del Vaticano 2011:<<filosofia ricerche/ filosofia ed esperienza religiosa>>,1 41-62 [http://hdl.handle.net/10807/29030]
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