Il contributo riflette su quale nozione di giustizia possa costituire presupposto della pace, alla luce della constatazione di come l'idea della giustizia fondata sulla reciprocità dei comportamenti (e dunque sul modello penalistico retributivo) abbia largamente favorito le logiche di conflitto e la stessa diffusione della guerra. Viene proposta una visione della giustizia come progettazione secondo il bene dinnanzi alla realtà del male, considerando di una tale prospettiva le radici bibliche e le ragioni laiche. Si evidenzia come la Costituzione stessa rifugga dall'idea secondo cui l'agire in modo conforme alla dignità umana dipenda da un giudizio sulla condizione esistenziale o sulle qualità di un dato individuo. Ne derivano rilievi sul concetto di perdono e sui percorsi di pacificazione.
Eusebi, L., Giustizia, perdono, pace, <<APPUNTI DI CULTURA E POLITICA>>, 2012; XXXV (1): 26-30 [http://hdl.handle.net/10807/28298]
Giustizia, perdono, pace
Eusebi, Luciano
2012
Abstract
Il contributo riflette su quale nozione di giustizia possa costituire presupposto della pace, alla luce della constatazione di come l'idea della giustizia fondata sulla reciprocità dei comportamenti (e dunque sul modello penalistico retributivo) abbia largamente favorito le logiche di conflitto e la stessa diffusione della guerra. Viene proposta una visione della giustizia come progettazione secondo il bene dinnanzi alla realtà del male, considerando di una tale prospettiva le radici bibliche e le ragioni laiche. Si evidenzia come la Costituzione stessa rifugga dall'idea secondo cui l'agire in modo conforme alla dignità umana dipenda da un giudizio sulla condizione esistenziale o sulle qualità di un dato individuo. Ne derivano rilievi sul concetto di perdono e sui percorsi di pacificazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.