Il ruolo delle PMI e dell’artigianato nelle trasformazioni urbane a base culturale. L’esperienza delle città creative UNESCO e delle Capitali della Cultura

L’articolo sottolinea l’importanza e il ruolo che l’artigianato può avere all’interno dei progetti e dei processi di quelle città che decidono di attivare trasformazioni urbane di medio e lungo termine attraverso la leva della cultura, delle arti e della creatività. Il tema viene trattato, in particolare, attraverso l'analisi delle principali attività e programmi delle quattordici città italiane che fanno parte del network UNESCO delle Città Creative e che si concentrano su sette cluster creativi, tra cui art&craftwork. Segue la lettura dei progetti relativi alle città finaliste per il titolo di Capitale Europea della Cultura 2019, poi assegnato a Matera, con l'obiettivo di tracciare quelle iniziative capaci di valorizzare l'artigianato, non solo artistico, e il suo contributo alle sfide della città delineate dal progetto. L’analisi rivela come le città creative UNESCO e le città coinvolte nei progetti Capitali della Cultura si concentrano sulle persone e sulle competenze distintive, comprese quelle artigianali e imprenditoriali, che diventano le principali infrastrutture culturali e creative della città. Un altro aspetto significativo riguarda la considerazione della cultura e della creatività in termini di risorse attive, parte considerevole di un ecosistema urbano più ampio in cui si intrecciano luoghi, persone, pratiche, storie, tradizioni, innovazioni e valore simbolico. L’artigianato, quindi, può essere considerato a pieno titolo un significativo elemento strategico del patrimonio culturale e creativo della città, in grado di contribuire ad attivare i motori positivi del cambiamento e del rilancio, per modificare virtuosamente il destino della città e costruire una visione prospettica e fertile per il futuro