Una riflessione tra economia e diritto sulla malpractice medica: i casi di Stati Uniti e Italia

Il tema della responsabilità professionale dei medici (malpractice) è connesso a quello del ricorso sistematico al sistema legale per l’allocazione del rischio residuale caratterizzante ogni intervento medico (diagnostico e/o terapeutico). Il diffondersi di questo fenomeno sta modificando il rapporto medico-paziente, con pesanti ripercussioni sui costi dei sistemi sanitari (defensive medicine), come sembra emergere da un’analisi del mercato assicurativo statunitense per le professioni sanitarie (availability e afforadability crisis). La realtà italiana sta iniziando a sperimentare profili critici simili. Il presente lavoro propone un’analisi comparata dei profili economici e giuridici dell’unità fondamentale di qualsiasi forma di organizzazione sanitaria: il rapporto medico-paziente, visto come problema di committenza (agency model). Il venir meno, progressivamente, anche a causa di ragioni di ordine sociale, dell’istituzione non-di-mercato costituita dal rapporto medico-paziente ha fatto emergere, con più evidenza, l’esistenza di un probelma last risk bearer rispetto a un esito negativo dell’intervento medico. Il lavoro è perciò concentrato 1) sulle forme che il sistema legale ha assunto e può assumere per a) garantire un livello efficiente di precauzione; b) ridurre le inefficienze legate ai problemi di committenza; 2) sulla definizione e funzionamento di istituzioni terze (HMOs, ASL) che possano ridurre i costi legati al rapporto medico-paziente.